
“Rilanciamo il monte Faito, è tempo di ripartire dopo la tragedia della funivia”, dice il presidente del parco dei Monti Lattari Enzo Peluso. E mette in campo escursioni che fanno incontrare arte e natura. “Quanto è avvenuto con la cabina precipitata e i quattro morti ci provoca dolore e preoccupazione. Noi dovremmo garantire sicurezza ai turisti che arrivano qui, i trasporti dovrebbero essere sicuri e spero si accertino presto le responsabilità per quanto accaduto, ma per monte Faito ora è tempo di rilancio e il nostro progetto vuole aiutare la ripresa”, spiega Peluso nell’illustrare l’iniziativa pensata prima dell’incidente su cui ora indaga la Procura di Torre Annunziata.
“Ma che arriva in una fase difficile per la montagna e noi dobbiamo puntare all’uscita dall’isolamento, rendendo Faito protagonista di iniziative”, spiega il presidente. Il suo programma però abbraccia due territori del parco, partendo dalla Valle delle Ferriere di Amalfi e propone tre giorni di eventi culturali per riscoprire il paesaggio e riconnettersi alla natura attraverso l’arte. È il senso di “Viva i Lattari”, il progetto promosso da VIVA, associazione di promozione sociale, e sostenuto dall’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari, guidato da Peluso.Un programma presentato ieri in una sala della Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia, alla quale con Peluso, hanno reso parte Giovanni Trocchia, presidente di Viva e Emanuela Marmo, componente dell’associazione.
“Viva i Lattari” prende il via venerdì 30 maggio nella Valle delle Ferriere, con un laboratorio di Contact Improvisation a cura del maestro Piero Leccese: un’esperienza riservata a 30 giovani danzatori selezionati da scuole di danza e teatro della Campania, che unisce movimento, ascolto e relazione nello straordinario contesto naturale del Parco. Inizio ore 10.Il 31 è il turno di “Transumansia”, il trekking comico a numero chiuso firmato da Arianna Porcelli Safonov, nella riserva naturale della Valle delle Ferriere. Un reading itinerante su un percorso ad anello di circa 5 chilometri, che fonde riflessione e ironia, con soste narrative ispirate al ritorno alla montagna, alla vita nei boschi e alla liberazione dall’ansia urbana, mettendo in evidenza anche le difficoltà della vita nella natura. Inizio ore 10.
La rassegna si conclude sabato 7 giugno sul monte Faito con una passeggiata sonora tra le faggete secolari, arricchita da una performance site-specific di land art dell’artista Veronica Rastelli, con la partecipazione di Vincenzo Romano e Laura Paolillo, accompagnata da un’azione teatrale e musicale curata da Gabriella Maiello attrice e docente di recitazione. Una guida escursionistica sarà a disposizione per i più giovani che, al termine della performance, potranno proseguire la passeggiata in sicurezza. Inizio ore 11.
Dice Peluso: “Questa ed altre iniziative servono a evidenziare quanto è straordinario e affascinante il territorio dei Monti Lattari. Dopo questo percorso di trekking culturale ci sarà un convegno su sport, salute e benessere in cui coinvolgeremo autorevoli rappresentanti della ricerca scientifica. Resta, poi, fondamentale il dialogo con i comuni del Parco”.