Nell’attesa, immobilità e movimento coesistono, nella pausa troviamo significato e scopriamo una nuova profondità di ciò che stiamo diventando». così dice Adriano Bolognino presentando lo studio che va in scena allo Spazio Körper all’interno degli appuntamenti di danza “Körper Young”, realizzati con il sostegno del ministero della Cultura e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, progetto di Gennaro Cimmino che di questo spazio mentale e fisico dedicato alla danza è stato il creatore. Il progetto “Last Movement of Hope/Capitolo IV: Attesa” di Bolognino, coordinato da Susanna Sastro e Flavio Ferruzzi, è quindi in scena questo pomeriggio alle 18, nello Spazio-Centro Nazionale di Produzione della Danza in via Vannella Gaetani 27.
Bolognino, coreografo napoletano il cui lavoro è sostenuto da realtà come Körper e Orsolina28 Art Foundation, è vincitore con “La Duse” del Premio Danza&Danza 2024 (Produzione Italiana Middle Scale) e selezionato per il Fedora Dance Prize 2025 con “Ravel / Into Us – Bruciare”. Porta avanti un ampio progetto nato dal desiderio di esplorare e raccontare l’esperienza umana attraverso la danza, in tutta la sua complessità. Questo in scena oggi è, “Attesa”, è uno spettacolo che riunisce varie micro-danze. Quarto capitolo di questo lavoro di studio, ha avuto un’importante tappa creativa all’annuale “Moving Body Festival” di Varna, in Bulgaria. «Questo capitolo cerca di rivelare come l’attesa stessa possa diventare uno spazio di trasformazione» dice ancora Bolognino. «collocato in un tempo sospeso che trasfigura il quotidiano, riempiendo il presente di un’intensità silenziosa, come un respiro trattenuto».
