

Un nuovo sciame sismico è in corso ai Campi Flegrei. L’evento più energetico, di magnitudo preliminare 2,2 e profondità di 2,6 km, è stato registrato alle ore 13.43, epicentro in via Vecchia delle Vigne. Altri 9 eventi sono stati rilevati dall’Osservatorio Vesuviano, avvertiti dalla popolazione soprattutto a Pozzuoli. Non ci sono danni.
“Si tratta di scosse pienamente in linea con la crisi bradisismica in corso, legati dunque al costante sollevamento di suolo”, spiegano i ricercatori. Proprio ieri la protezione civile aveva completato l’esercitazione nazionale per l’innalzamento a livello di allerta “rosso” del rischio vulcanico, con il coinvolgimento di 144 studenti.
Nei giorni scorsi era stato pubblicato su JGR Solid Earth uno studio che propone una lettura innovativa della sismicità ai Campi Flegrei. Integrando dati sismici e di deformazione del suolo, ricercatori e ricercatrici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, del Centro di Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS e dell’Università degli Studi di Genova, hanno individuato una chiara fase preparatoria che precede i principali terremoti, aprendo la strada a future ricerche per lo sviluppo di modelli predittivi in grado di stimarne la magnitudo.
“Negli ultimi anni l’area dei Campi Flegrei ha mostrato un aumento costante dell’attività sismica e del sollevamento del suolo” racconta Antonio Giovanni Iaccarino dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, primo autore dell’articolo. “Volevamo capire se questi fenomeni fossero collegati e se fosse possibile riconoscere segnali precursori comuni prima dei terremoti più significativi”. In un futuro prossimo potrebbe dunque essere possibile prevedere le scosse più intense.


