
Un posto tutto per loro, dove potranno vivere e sperimentare la loro
autonomia sotto gli occhi attenti di educatori qualificati. Da oggi
Napoli offrirà, per la prima volta, ai ragazzi con disabilità
cognitiva la possibilità di un co-housing, “Casa Comune”, dove
essere protagonisti, costruire relazioni e sviluppare attività
professionali. La presentazione questa mattina a Palazzo San Giacomo
alla presenza, tra gli altri, degli assessori Luca Fella Trapanese e Antonio De Iesu. Il progetto, nasce grazie alla partnership tra
FoQus, Fondazione Quartieri Spagnoli (ente del Terzo settore che da
anni lavora, con eccellenti risultati, alla riqualificazione dei
Quartieri con un percorso a base educativa), il Comune del capoluogo
partenopeo, Guber Banca, Enel Cuore e Fondazione Etica con il
partenariato del Consorzio Co.Re e dell’Associazione AQS.
Un’iniziativa innovativa che si rivolge ai bambini e ai giovani
affetti da sindrome dello spettro autistico, sindrome Down, e a
ragazzi già inseriti nel percorso del Centro “Argo”, un’altra
realtà voluta da FoQus a sostegno delle persone con disabilità.
Dal 2016, infatti, il Centro “Argo” si propone di valorizzare i
talenti dei ragazzi con disagi cognitivi tramite il lavoro,
promuovendone le abilità personali, sociali e professionali. “Ecco
perché – spiega Renato Quaglia, direttore di FoQus – pensare ad un
co-housing, dove svolgere anche attività produttive o di
accoglienza, significa dare loro ancora più responsabilità e
indipendenza, in una naturale evoluzione dei programmi promossi
durante l’anno dal Centro ‘Argo’”.
“Casa Comune” – inaugurata il 27 maggio – si sviluppa su due
edifici: uno all’interno della Fondazione, a via Portacarrese a
Montecalvario, e uno a via del Formale, in un appartamento
sequestrato alla camorra. L’alloggio di via del Formale si compone
di 200 metri quadrati, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, e si
sviluppa su due piani e una terrazza completamente ristrutturati
grazie a un originale programma di finanziamento promosso da Guber
Banca. L’istituto bancario con sede a Brescia ha lanciato nel 2022,
su proposta di Fondazione Etica e di FoQus, il suo primo conto
deposito vincolato dedicato a un’idea concreta di innovazione a
impatto sociale: oltre agli interessi maturati dal singolo cliente
sul conto deposito, si è impegnata a contribuire un ulteriore 0,50%
annuo delle somme vincolate per la realizzazione della “Casa
Comune”, ricevendo un’ampia adesione di clientela all’iniziativa
tale da consentire la completa ristrutturazione dell’appartamento
devastato dalla camorra prima del sequestro. Enel Cuore invece si è
incaricata di arredare i nuovi spazi delle due sedi del co-housing.
Il Comune di Napoli ha subito accolto la proposta fatta dall’Ati
dei Quartieri Spagnoli per il progetto Casa Comune destinando il
bene, confiscato a una famiglia camorristica, alla crescita di un
gruppo di ragazzi.
“Sono stato colpito dal progetto della Casa Comune – ha
dichiarato l’assessore al Welfare Luca Fella Trapanese – non solo per
l’attenzione che dedica alle persone più vulnerabili della nostra
città, ma soprattutto per il rispetto e la dignità che attribuisce
loro. Con sensibilità verso i loro ritmi, il progetto si impegna
concretamente a facilitarne l’inserimento nel mondo del lavoro.
L’assessorato al Welfare ha partecipato ai costi di
ristrutturazione e di acquisto delle attrezzature professionali
attraverso i fondi previsti dalla legge 112 del 2016 recante Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone
con disabilità grave prive del sostegno familiare, cosiddetta
del Dopo di Noi“.
“Colpire i beni accumulati da un clan tramite estorsioni, usura o
spaccio di droga è una delle azioni più efficaci che lo Stato possa
intraprendere. Nel nostro caso – ha dichiarato l’assessore alla Polizia municipale e alla Legalità Antonio De Iesu – si tratta di una casa, un tempo
appartenente a una famiglia criminale, che sarà invece dedicata ad
accogliere e sostenere un gruppo di giovani con autismo. È, senza
dubbio, un successo per la parte virtuosa della nostra comunità”.
“L’inaugurazione di Casa Comune è per noi motivo di grande
soddisfazione perché abbiamo dimostrato – ha sottolineato Camilla
Turelli Direttrice della Fondazione Etica –, dopo il progetto Luci nel
Parco a Grosseto, che il risparmio privato può essere di forte
supporto alla realizzazione di progetti che rispondono alle esigenze
sociali di una comunità e che creano, allo stesso tempo, sviluppo
economico”.
“È un grande onore e una grande emozione per me, e per tutta la
comunità di Guber Banca che rappresento oggi – ha dichiarato
Francesca Bazoli, Presidente di Guber Banca – partecipare
all’inaugurazione di questo progetto in cui abbiamo creduto fin
dall’inizio. La restituzione alla collettività di un bene confiscato alla
criminalità organizzata e la sua destinazione ad una missione
strategica per il futuro della comunità è un segno potente di
rigenerazione sociale e civile. Abbiamo scelto di essere al fianco di
Fondazione Foqus, con convinzione, perché ammiriamo la forza, il
coraggio e la capacità di visione delle persone che hanno dato vita
ad un progetto capace di creare percorsi di autonomia e di crescita
non solo per coloro cui è destinato questo luogo, ma per l’intera
comunità. Questo è il modo in cui intendiamo il nostro ruolo: non
solo come attori economici, ma come parte attiva di un cambiamento
necessario e condiviso.Per Guber questo spazio non è dunque una semplice voce da inserire
nel nostro bilancio di sostenibilità, ma è parte integrante del
nostro modo di essere banca”.
“Siamo molto orgogliosi di sostenere FOQUS per questo progetto – ha
confermato Andrea Valcalda segretario generale Enel Cuore -; la Casa
Comune non solo è un’iniziativa di riqualificazione urbana che
restituisce valore a quartieri e aree cittadine, ma soprattutto
promuove nuove opportunità di crescita economica e sociale:
all’interno delle case prenderanno il via percorsi di
accompagnamento all’autonomia di giovani con disabilità
intellettiva, con corsi di formazione professionale per la produzione
ed il confezionamento di tavolette di cioccolato e per trasformare
una parte della Casa Comune in un b&b per la stagione estiva. Un
progetto unico che Enel Cuore sostiene con grande impegno per un
ambiente inclusivo e sostenibile, che valorizza il patrimonio locale
e stimola la partecipazione attiva della comunità”.
Un progetto, insomma, che nasce dalla sinergia di più soggetti,
uniti dall’obiettivo di offrire a ragazzi con difficoltà cognitiva
un’opportunità molto importante: la sperimentazione di vita in
autonomia, di occasioni di socializzazione in ambienti che non siano
la famiglia o il Centro che li accoglie, ma in una casa che sia
“loro”, dove stare, sostare, dormire, vivere impegnandosi in
attività di formazione e lavoro. I giovani si alterneranno, in
gruppi, in esperienze inizialmente a tempo determinato, dal lunedì
al giovedì (i posti letto sono 16 in tutto), e saranno seguiti da
operatori preparati per testare, in quei primi periodi temporanei,
step di vita e di lavoro indipendenti dal contesto familiare. Con la
prospettiva di renderli permanenti. Dal venerdì alla domenica
infatti “Casa Comune” diventerà – tra qualche mese – una sorta
di “B&B sociale” per ospiti che si recano a Napoli per
conoscere la sua storia passata e il suo presente impegno sociale.
Dalla Fondazione San Gennaro alla Sanità, ai tanti innovativi
laboratori sociali oppure i luoghi in cui Antonio Genovesi e Gaetano
Filangeri teorizzarono nel Settecento il diritto alla felicità per
ognuno. E lo fanno già all’origine, scegliendo un alloggio gestito
da giovani con disabilità cognitiva (possibile per la presenza del
Consorzio Co.Re e all’Associazione Quartieri Spagnoli) che da
inquilini diventano host.
Fonte: https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/54356