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Castellammare, appello giovani del Pd a Schlein: “La nostra sede chiude”

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Quando fu inaugurata la sezione del PCI al centro di Castellammare di Stabia arrivò Armando Cossutta, ma era il 1975 e si tratta di un’altra storia. Oggi nelle stanze che per 50 anni hanno ospitato i dibattiti sui cambi di simbolo degli ex comunisti, e i passaggi che hanno portato al Pd, si contano i giorni. Il 10 gennaio l’unica sede dei Dem stabiesi deve chiudere. La fine di 50 anni di storia politica a sinistra.

È la data ultima di uno sfratto intimato già da tempo dalla fondazione Ds, proprietario degli immobili come erede dell’ex partito comunista, al partito democratico stabiese. “Facciamo appello alla segreteria Elly Schlein per scongiurare la chiusura”.

A lanciare l’allarme, in una lunga lettera, sono i giovani del partito Democratico. “Lo stato di apatia e indifferenza calato sul circolo del Partito Democratico di Castellammare di Stabia non è più tollerabile”, scrivono all’inizio della lettera aperta. Denunciando anche una difficile situazione interna: “A partire dalle elezioni amministrative la sezione locale è progressivamente caduta in un circolo vizioso, in cui le frustrazioni personali, l’indisponibilità al confronto e al dialogo hanno reso il clima insostenibile”.

Prima di arrivare al cuore del problema, che riguarda lo sfratto per morosità con un debito che si aggira sui 20 mila euro, i giovani del PD ricordano le divisioni interne sulla crisi amministrativa aperta dopo le inchieste sul clan d’Alessandro con il coinvolgimento, diretto e indiretto, di due consiglieri comunali. Un caso che l’europarlamentare e consigliere comunale PD Sandro Ruotolo non ha ritenuto possa considerarsi chiuso con le dimissioni di Nino Di Maio, a causa della presenza nell’inchiesta della Dda di un figlio e un nipote indagati. Resta in aula Gennaro Oscurato, che il sindaco Luigi Vicinanza ha messo fuori dalla maggioranza. Ruotolo ha dichiarato “la Giunta è al capolinea”.

L’attacco dei giovani Dem è ai vertici del loro partito: “Tra le più gravi omissioni, in un periodo in cui come apprendiamo dalla stampa la nostra città rischia il secondo scioglimento per infiltrazioni in quattro anni, è stata lasciata lettera morta la giusta richiesta da parte del capogruppo del Partito Giovanni Tuberosa di un confronto per delineare la posizione del partito in merito. Un confronto necessario, da organizzare in tempo utile presso la sede del Partito Democratico di Castellammare con il coinvolgimento dei nostri consiglieri comunali e di tutta la comunità del circolo locale”.

In questo contesto complicato si inserisce la questione della sede. “All’assenza di luoghi di confronto politici, presto rischia di aggiungersi anche l’assenza di un luogo di confronto fisico. Pende infatti sulla nostra sede un concreto rischio di sfratto legato a questioni di debito accumulato. Dobbiamo constatare che i vertici federali sembrano non essere in grado di affrontare la questione con serietà, richiamando ai propri doveri una comunità in cui la rassegnazione o il disinteresse la fanno da padrone”. Mancano all’appello per saldare il debito quote di consiglieri comunali e del tesseramento degli iscritti stabiesi. Ma i giovani PD sperano in una risposta al loro appello entro la fine delle feste di Natale. “Conservare la sede sarebbe un primo segnale per una piena ripartenza del circolo del Pd di Castellammare di Stabia di cui tutti abbiamo responsabilità di farci carico”, concludono.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2025/12/21/news/castellammare_pd_sede_sfratto_schlein_giovani-425053443/?rss

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