

“Atlante”, come il mito greco simbolo di forza. Si chiama così la nave consegnata oggi alla Marina militare nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia. Prima delle 10 la cerimonia. Ufficiali e marinai sul ponte destinato all’atterraggio degli elicotteri di supporto. Ascoltato sull’attenti l’inno di Mameli è partita la consegna della gemella della nave Vulcano. Per un investimento di 410 milioni Atlante è stata varata il 18 maggio del 2024, destinata al supporto logistico nelle operazioni militari. Da allora gli operai e le imprese specializzate hanno continuato a lavorare per allestire le cabine e completare l’attrezzatura di armi, con la supervisione della Marina militare italiana. E oggi nel cantiere, che ha la storia di maggior prestigio e più antica d’Italia, si avvertiva un’atmosfera di particolare orgoglio per la consegna di una nave realizzata completamente a Castellammare. In attesa che si mantenga l’impegno dell’amministratore Folgiero, che nelle scorse settimane ha ribadito: “Con l’exploit del militare lo stabilimento stabiese diventa strategico per le nuove commesse. Programmiamo nuovi investimenti e qui si realizzeranno navi militari intere, non più solo tronconi”. Quindi nave Atlante è una importante prova generale.
Come le altre due della committenza arrivata dal Ministero della difesa, Atlante ha un basso impatto ambientale grazie all’adozione di avanzati sistemi di generazione e propulsione a bassa emissione inquinante (generatori e motori elettrici di propulsione) e di controllo degli effluenti biologici. “Sul fronte industriale, Nave Atlante è frutto della collaborazione tra due importanti aziende, la Fincantieri e la Leonardo che ne fanno un concreto esempio di eccellenza nel settore dell’ingegneria navale avanzata, nel cantiere di Castellammare di Stabia, storica infrastruttura di valore strategico”, sottolinea il ministero della Difesa.
A Castellammare resterà per un altro mese prima di partire per l’arsenale di Taranto, da oggi però è sotto il completo controllo della Marina militare. Al momento gli operai di Castellammare lavorano a tre tronconi di navi da crociera per la compagnia Viking, destinati a essere completati nel cantiere di Ancona. Due sono gemelle e le navi avranno anche alimentazione a idrogeno. Al momento nello stabilimento di seicento operai, e altrettanti collegati alle imprese dell’indotto, c’è lavoro per tutto l’anno prossimo. “Il carico di lavoro attuale si esaurisce a fine 2026. Stiamo aspettando l’applicazione del nuovo piano industriale dell’azienda, per capire gli investimenti e i le nuove commesse che ci verranno assegnate”, dicono i sindacati.


