
“Salviamo la storia sede di Castellammare, rischiamo di chiudere per sfratto”. Un appello all’indirizzo di Elly Schlein. I giovani del Pd stabiese l’hanno rivolto direttamente alla segretaria nazionale, insieme alla foto scattata insieme quando ha partecipato a un’iniziativa sullo stabilimento Fincantieri a Castellammare di Stabia, appena eletta. Alla richiesta, inviata sabato scorso, risponde per la segreteria nazionale Marco Sarracino.
“Voglio prima di tutto ringraziare i giovani democratici per la battaglia che stanno facendo e che sosteniamo con convinzione dice il parlamentare dem che a Napoli guida i fedelissimi di Schlein -. Abbiamo attivato più iniziative per salvare la sede, punto di riferimento politico di una città importante per il Pd. E diventata, in questi ultimi anni, anche centro di aggregazione per molti giovani, che nelle stanze del partito si incontrano e studiano”.
Ma iscritti e dirigenti del Pd rischiano di essere sgomberati, è in atto un procedimento di sfratto per morosità. Un debito nei confronti della Fondazione Ds, che ha ereditato il patrimonio immobiliare del partito, di 20 mila euro. L’ultimatum ha la data del 10 gennaio, tra tre settimane.
Il primo commento di Sarracino è duro sul come si è arrivati a questa situazione. “È incredibile che i consiglieri del Pd non versino le quote come prevede lo Statuto. Si sono impegnati a farlo accettando la candidatura, come nel nostro partito fanno tutti gli eletti. Parlamentari e consiglieri regionali contribuiscono alle spese, perché loro non dovrebbero. È in regola solo Sandro Ruotolo”.
Sulle posizioni del presidente del consiglio comunale Roberto Elefante, del capogruppo Giovanni Tuberosa e della consigliera comunale Giusy Amato si sono attivati gli organi di garanzia provinciali. Nel frattempo si è messo il moto il meccanismo per trasferire a Castellammare la parte di quote del tesseramento che spetta al circolo locale. Avviata anche una interlocuzione riservata con la Fondazione per ottenere più tempo. Ma per raggiungere la cifra necessaria “entro fine anno attiveremo con il commissario Dinacci una sottoscrizione e iniziative pubbliche di raccolta fondi”, conclude Sarracino.
Intanto un primo risultato con la loro lettera aperta i giovani del Pd l’hanno ottenuto, rendendo pubblico il caso che rischia di portare alla chiusura della sede in centro città inaugurata da Armando Cossutta nel 1975, quando a Castellammare il Pci raggiungeva percentuali record, superando più volte il 30 per cento e sfidando a ogni tornata elettorale la Democrazia cristiana. “Ci stanno contattando in molti per sapere come aiutarci. Ex attivisti, chi negli anni si è allontanato dalla politica e anche i giovani del nuovo Forum. Siamo pronti per contribuire alle iniziative che si metteranno in campo per salutare la nostra sede. Per noi un luogo di dibattito, ancora più importante in questa fase politica difficile per Castellammare”, concludono i giovani dem.


