“Sangiuliano è stato un grande ministro della Cultura soprattutto per la Campania. Io gli ho chiesto di essere candidato. Lui è molto contento del lavoro che sta facendo a Parigi. Non so che cosa deciderà, ma deve muoversi nella decisione”. Così Edmondo Cirielli, candidato presidente del centrodestra alle prossime regionali in Campania, in merito alle voci di una candidatura, alla guida della lista di Fratelli d’Italia, dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Cirielli ha presentato la sua candidatura durante una conferenza stampa a Napoli. Oltre a esortare Sangiuliano a decidersi, per lui sembra ormai certo un posto di capolista con Fratelli d’Italia, il viceministro conferma la decisione di non dimettersi e di non rinunciare, in caso di sconfitta al seggio in parlamento. Quindi Cirielli, se dovesse perdere nella sfida con il candidato del fronte progressista Roberto Fico, non resterà a fare il capo dell’opposizione nel Consiglio regionale della Campania: “”Dimissioni? Da quando sarò ufficialmente candidato, mi asterrò dalla firma degli atti. Io vincerò e sarò costretto a dimettermi da deputato e da viceministro” ribadisce.
Nella sala dell’albergo del centro storico sono presenti, tra gli altri Pina Castiello, Mara Carfagna e arriva, dopo aver inaugurato con Maurizio Gasparri (che non si presenta) una niuova sede di Forza Italia, anche il coordinatore regionale Fulvio Martusciello. Presenti anche Gianpiero Zinzi e Daniela Di Maggio, la mamma di Giogiò Cutolo, che sarà candidata con la Lega.
Cirielli ha parlato dei “dubbi della premier” di esporre in Campania un esponente di Governo, proprio “in una regione dove il centrosinistra punta ad una riscossa rispetto alle sconfitte di Marche e Calabria. Qui il Movimento 5 Stelle è il partito più forte e il Pd è agevolato da fattori locali. Noi faremo un figurone – ha assicurato il candidato del centrodestra – da quello che ho visto c’è la possibilità di fare un grande ribaltone”. Ma in caso di sconfitta “non sarà una sconfitta del.Governo. Piuttosto, se il campo largo e il Pd perdono, cambia la storia d’Italia e Schlein si deve dimettere”. Il vero pericolo resta l’astensione: “Dobbiamo aspettarci che il 50% della popolazione non andrà a votare, io potrei usufruirne, ma è sconfitta per l’Italia e la.Campania”.
Rispetto al tema generale delle liste, Cirielli ha riferito che accanto alle quattro, espressione dei partiti della coalizione “che sono chiuse al 95 per cento, e all’impegno dell’Udc, potrebbero essercene anche altre”. Ci sarà inoltre la lista civica del presidente che – ha affermato Cirielli – “è quasi conclusa su Napoli e in cui c’è molto spazio per la società civile, ma anche per soggetti provenienti da esperienze civiche locali. Stiamo concordando anche l’ingresso di persone impegnate sui territori”. E il candidato presidente conferma i contatti con Clemente Mastella per convincerlo a candidarsi con il centrodestra.
E nei confronti dell’avversario Cirielli usa toni soft a conferma di una campagna elettorale che vuole essere moderata e basata sui programmi. Ma duarante la presentazione ufficiale della candidatura, Cirielli legge il passaggio di un intervento del governatore uscente Vincenzo De Luca molto critico nei confronti dell’ex presidente della Camera del M5s. “Ma questo non sono io è ul suo alleato De Luca – spiega Cirielli – con Fico abbiamo una diversa visione della
politica, ma è una persona garbata, educata. Ho molto apprezzato il suo messaggio affettuoso, mi ha colpito. A Fico faccio in bocca al lupo di cuore, sono convinto che riusciremo a portare agli elettori con chiarezza le nostre idee affinché decidano chi dovrà governare nei prossimi anni la Campania. Credo che non si debbano mai fare questioni personali – aggiunge – non bisogna mai dimenticare che abbiamo a che fare con avversari e non nemici. Noi che abbiamo la responsabilità di rappresentare le persone, abbiamo il dovere di comportarci con moderazione”.
