“Forzature e approssimazioni”. Si legge anche questo nei rilievi presentati dalla Regione Campania sui lavori per la Coppa America di Vela. La nuova dura presa di posizione da parte di Palazzo Santa Lucia è arrivata nel corso della riunione della Cabina di Regia sull’America’s Cup. Per la Regione Campania hanno partecipato il presidente Vincenzo De Luca e il vicepresidente Fulvio Bonavitacola. Un attacco che arriva a pochi gironi dal voto che designerà il successore di De Luca e a poche ore dal comizio a sostegno di Roberto Fico con la partecipazione dei leader di Pd e M5S, Elly Schlein e Giuseppe Conte. Tra l’altro sia De Luca che Manfredi, sindaco di Napoli e commissario di governo per la riqualificazione di Bagnoli, partecipano al comizio finale della campagna elettorale organizzato al teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare.
“Nella riunione – si legge in una nota – è stato espresso il dissenso della Regione per le forzature e le approssimazioni amministrative con cui si sta procedendo, che rischiano di mettere in discussione l’evento”.
In particolare è stato rilevato: “L’affidamento dei lavori al raggruppamento Deme è fondato sul mancato rispetto del giudizio emesso dal Consiglio di Stato: si passa da un’ipotesi di contratto a un accordo quadro in maniera del tutto illegittima. Si affida al raggruppamento Deme più del triplo delle opere per cui aveva partecipato alla gara 20 anni fa”.
Sull’affidamento alla società dei lavori, la Regione aveva già scritto all’Anac e scatenato la dura reazione di Manfredi: “Non accettiamo lezioni da nessuno”, aveva replicato il sindaco. “Non abbiamo bisogno di lezioni né di competenza né di trasparenza da nessuno. – avve adichiarato Manfredi senza mai nominare De Luca – Tutti i passaggi che noi stiamo facendo li stiamo facendo insieme all’Anac e all’Avvocatura dello Stato, perché chiaramente il commissariato si muove come organo di governo. E quindi qualsiasi passo che viene messo in campo ha un supporto legale di trasparenza assoluta. Questa azienda ha vinto una causa con lo Stato, quindi c’è stato un obbligo che è stato confermato sia dall’Avvocatura dello Stato che dal provveditorato che era soccombente in questa causa, sia dall’Anac: è obbligatorio che loro debbano fare i lavori”.
Ma per la Regione guidata dal governatore uscente De Luca il caso non è chiuso: “Si va verso una cementificazione dell’area a terra per la quale si prevede la rimozione di materiale per la profondità di un metro e la realizzazione di una base di cemento sulla quale collocare strutture non provvisorie per ospitare le barche – si legge nel dossier – il materiale di risulta del dragaggio e dell’area a terra verrà accumulato nell’area di Bagnoli senza nessuna previsione su dove e quando verrà trasferito lo stesso” si legge ancora nei rilievi.
Quella della Regione è una bocciatura netta: “Non si registra alcuna attenzione al tema sanitario, tema decisivo quando si lavora in un’area così fortemente inquinata. La sovrapposizione dei lavori appaltati a Deme e dei lavori per la bonifica di Bagnoli è del tutto inesistente. Vengono affidate opere a mare assolutamente assenti nei lavori appaltati alla stessa impresa originariamente. Si realizzano tre moli a mare che sono opere del tutto nuove previste dalla America’s Cup, per le quali si prevede “la rimozione“ senza nessuna certezza e in maniera del tutto irrealistica”.
Una relazione tecnica è stata consegnata al ministro Foti che presiedeva la riunione. E sarà “inviata immediatamente all’Autorità Anticorruzione e pubblicata sul sito della Regione Campania per un atto di doverosa trasparenza nei confronti dei cittadini e delle associazioni interessate”.
Dal comune commissariato di governo per ora nessuna reazione ma solo la conferma che “i lavori vanno avanti come da cronoprogramma”.


