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Da Jenni a Celestini, cento anni di calcio a Capri in un libro e in una mostra

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Ci sono suggestive storie d’antan, come capita spesso, in provincia. La prima riguarda un certo Hans Jenni, svizzero e campione d’Italia con l’Inter nel 1910: un campione, insomma, anche se sull’isola – nell’era pre-televisiva – non lo riconosceva nessuno. Qui trovò l’atmosfera giusta per un buen ritiro e nel 1924 trovò tempo e modo di contribuire alla nascita dell’Unione Sportiva Pro Capri, legata forse all’omonimo Ente di Promozione Turistica istituito già nel primo decennio del Novecento: con lui Giorgio e Arturo Cerio, figli di Ignazio, un’istituzione da queste parti. Basta un appunto scritto a penna per dar vita all’epopea del calcio a Capri.

Un secolo esatto, con i colori bianco e verde, ripercorso ora da un libro e una mostra, un prezioso lavoro di Luca Catuogno: si chiama “L’isola in campo, cento anni di calcio”, a promuoverlo è la Fondazione Serena Messanelli, edizioni – neanche a dirlo – La Conchiglia, che da sempre crede nel recupero di storie e identità isolana.Alle 18 del 12 dicembre la presentazione, con l’opening di una mostra (visitabile fino al 22 dicembre, promossa dalla Città di Capri, con il supporto di Marina di Capri e curata dallo stesso Luca Catuogno, con Bruno Flavio e Riccardo Esposito) ricca di fotografie e documenti inediti, un tuffo in quel che è stato qui il calcio, collante generazionale al netto di risultati certo meno significativi di quelli raggiunti a Ischia, l’isola gemella, a lungo in serie C. E dunque se nell’immaginario collettivo Capri è spesso sinonimo di bellezza, glamour e mondanità, il libro racconta del ruolo centrale che il pallone ha sempre avuto nella vita dell’isola, orbitando tra il vecchio campo di Palazzo a Mare e il nuovo “San Costanzo/Germano Bladier”, visto dall’alto – con il mare a pochi metri – è tra i più belli d’Italia.

“La mia è stata un’opera di manutenzione della memoria – spiega l’autore, giornalista del Tg La7 – per riordinare le vicende calcistiche locali e tramandare una narrazione che rischiava di svanire dai discorsi in Piazzetta”.Decisamente gustose le storie della rivalità campanilistica con l’Anacapri, altrettanto quelle dei talenti che di qui sono passati per poi compiere il grande salto: uno su tutti, il caprese Costanzo Celestini, protagonista del Napoli di Maradona con cui ha vinto scudetto e Coppa Italia. E poi dirigenti appassionati, come l’ex patron del Torino Roberto Goveani, e personaggi che, attratti dal fascino internazionale dell’Isola, hanno fatalmente incrociato la storia biancoverde. Hanno vestito la maglia del Capri, tra gli altri, Giovanni Longobardi, volto noto televisivo: l’ha solo sfiorata il campione Fernando Morientes, meteora di un sogno estivo irrealizzato. E tra entusiasmi, cadute e ripartenze, 9p lungo percorso trova il suo ultimo capitolo nella recente promozione del GB Caprese in Promozione, celebrata la scorsa primavera, proprio nell’anno del Centenario: un epilogo dal forte valore simbolico che guarda al futuro.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2025/12/10/news/da_jenni_a_celestini_cento_anni_di_calcio_a_capri_in_un_libro_e_in_una_mostra-425033601/?rss

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