
L’arte delle giovani artiste cinesi incontra Napoli e la sua provincia: ecco Oriente Art Fest, la mostra collettiva che ha visto protagonisti quattro giovani artiste cinesi — la fotografa d’arte Xiaohan Luo, la pittrice Yuchu Zhao, l’artista Chai Han e la fotografa d’arte Tremoring Steel — tenutasi al Museo d’Arte Contemporanea Cam di Casoria.
L’evento è stato curato da A4U, associazione per lo scambio artistico e culturale, e da AdArt (curatrici: June Chen e Yishun Gao), organizzazione artistica con sede a Londra, con il supporto del Cam. Tra performance, pittura astratta e installazioni, le opere esposte in questi giorni hanno arricchito l’offerta culturale del museo di Casoria, la cui collezione di oltre 2.000 capolavori include già artisti cinesi celebri e ormai storicizzati.
“Abbiamo un rapporto speciale con la Cina – afferma Antonio Manfredi, direttore del Cam – abbiamo esposto alcuni dei nomi più noti della scena artistica orientale contemporanea ancor prima che il mercato dell’arte si concentrasse su di loro”.
L’obiettivo dell’evento, spiegano gli organizzatori cinesi di A4U e AdArt, “è principalmente quello di permettere a giovani artisti cinesi di venire a Napoli e in Italia per scambi artistici. L’arte può superare le barriere etniche e linguistiche e, allo stesso tempo, vogliamo che i giovani italiani possano apprezzare le qualità e l’unicità degli artisti contemporanei cinesi”.
Gli artisti cinesi a Napoli
Il processo creativo di Xiaohan Luo inizia spesso da un frammento — una parola, un ricordo che riaffiora nella quiete — per poi prendere forma attraverso video, oggetti e fotografia. “Per me esporre a Napoli, città dalla straordinaria storia artistica e tradizione pittorica – dichiara Luo – è un sogno che si realizza e un’opportunità che desidero cogliere pienamente.”
Yuchu Zhao trasforma emozioni e ricordi in astrazioni pittoriche; tra le pieghe del colore si sviluppa un viaggio intimo modellato dall’impressione di tonalità liquide e frammentarie. “Organizzare mostre di questo tipo permette agli artisti di far conoscere culture meno familiari e offre al pubblico l’opportunità di scoprire nuovi orizzonti artistici, stimolando riflessioni e sensazioni diverse” afferma la pittrice.
Il lavoro di Chai Han affonda le proprie radici nella tradizione cinese: le forme e le incisioni rimandano a un passato ricco di immagini, guidando l’osservatore lungo un percorso che trasforma l’antico in contemporaneo. Il suo progetto Royal Screw è dedicato agli “Smart” — un gruppo di giovani lavoratori migranti che, attraverso le loro acconciature, gli avatar QQ e la loro “lingua marziana” online, cercano di rendersi visibili in un mondo che li rende invisibili. “Ciò che mi colpisce di più di Napoli è la sua vitalità e dignità – racconta l’artista -. Questa città ha conosciuto sia la gloria che il declino, ma ha continuato a creare, stratificando la propria storia. Anche la mia creazione nasce da un impulso simile: il desiderio di ricostruire. Napoli trae forza dalla fede, dalla vita e dal tempo. Non si ribella per il gusto di farlo, ma per una profonda convinzione: il significato deve germogliare dalla propria terra. È una città insieme sacra e autentica.”
Tremoring Steel è un’artista e fotografa con sede a Londra, il cui lavoro esplora la silenziosa tensione tra presenza e assenza. La sua ricerca indaga il rapporto in continua evoluzione tra l’essere umano e l’ambiente, utilizzando spesso il corpo sia come soggetto sia come luogo di esplorazione. Considera la fotografia come un mezzo di ricerca e riflessione, impiegando l’obiettivo per catturare le persone non come soggetti in posa, ma come energie mutevoli sospese in momenti di vulnerabilità e trasformazione.


