

«L’Italia è uno dei pochi Paesi in Europa a non aver attivato un servizio nazionale di psicologia scolastica, eppure si tratta di un servizio fondamentale alla luce di un disagio giovanile sempre più marcato e di questa escalation di violenza che coinvolge i giovani. La Campania si è invece portata molto avanti, investendo quasi 50 milioni di euro». Lo ha detto il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania Armando Cozzuto nel corso del convegno organizzato alla Reggia di Caserta dall’Associazione italiana di Psicologia e dall’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, in collaborazione con l’Ordine degli Psicologi della Campania. L’evento, dal titolo “Menti giovani in un mondo complesso” è al centro della prima edizione delle Giornate nazionali della ricerca psicologica, nate con l’obiettivo di mettere le conoscenze scientifiche della psicologia al servizio della società e delle istituzioni.
«Il nostro intento è non solo quello di discutere – spiega il presidente dell’Aip, Sergio Salvatore – ma anche di avanzare delle proposte. Abbiamo elaborato un documento animato da due idee fondamentali: i giovani non vanno pensati solo in termini di scarto da ciò che dovrebbero essere, ma come una concreta e reale soggettività che va compresa e sviluppata. La loro condizione, inoltre, si sviluppa nella misura in cui si mettono i giovani nelle condizioni di agire nel e sul mondo, di partecipare ai processi e costruirli».