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L’università di Salerno sceglie il rettore, l’appello di Francesco Amoretti: “Il voto è una scelta”

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In un momento cruciale per la vita della comunità accademica salernitana, voglio condividere una riflessione che va oltre l’aspetto procedurale della scelta del Rettore. Si tratta, in realtà, di un appello al senso di responsabilità che ciascuno di noi porta con sé nel momento in cui varca la soglia dell’urna. Votare non è un atto formale.

È un esercizio di libertà e, soprattutto, un’assunzione di responsabilità. Ogni scelta, ogni astensione, ogni rinuncia ha un peso. Delegare ad altri ciò che spetta a ciascuno di noi significa contribuire, consapevolmente o meno, a svuotare la democrazia dall’interno. Il diritto al voto non è un automatismo: è un’eredità che si rinnova ogni volta che lo esercitiamo con consapevolezza.

E come ogni eredità preziosa, se non la custodiamo, si logora. Se non la usiamo, muore. E’ quello che accadendo, da anni, nel nostro Paese, a tutti i livelli della vita politica e istituzionale, nella finta apprensione di chi, scelto, assume il potere. In ambito accademico, dove la ricerca della verità si fonda sul confronto delle idee e sul pluralismo delle voci, l’indifferenza verso la partecipazione è un paradosso pericoloso. Se rinunciamo a scegliere, rinunciamo a orientare. Se ci chiamiamo fuori, diventiamo corresponsabili di ciò che verrà deciso in nostra assenza. Il ruolo del Rettore non è solo simbolico: incarna la visione dell’Università che vogliamo costruire.

La sua elezione è uno specchio del nostro senso civico, della nostra maturità istituzionale, della coerenza tra ciò che insegniamo e ciò che pratichiamo. Non si può chiedere democrazia, trasparenza, dialogo, se poi si diserta il primo e più fondamentale dei doveri: quello di partecipare. Per questo, oggi più che mai, abbiamo bisogno di una comunità universitaria vigile, partecipe, consapevole. Riguarda tutte le sue componenti, nessuna esclusa. Anche chi non ha diritto di voto deve partecipare: informandosi, ponendo domande, confrontandosi con chi è disposto al confronto. Si restituisce così dignità e autorevolezza all’istituzione che accoglie tutti, che è di tutti. Vi invito, dunque, a non sottrarvi. A non rimandare. A non lasciare che la stanchezza, la delusione o il disincanto prevalgano. Perché il silenzio di oggi può diventare l’inerzia di domani. E un’Università inerte smette di essere un luogo di pensiero, per diventare soltanto una macchina amministrativa. Facciamo del voto un atto etico. Un gesto di coerenza tra ciò che siamo e ciò che vogliamo essere.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2025/06/21/news/l_universita_di_salerno_sceglie_il_rettore_l_appello_di_francesco_amoretti_il_voto_e_una_scelta-424684006/?rss

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