Altre quattro Municipalità nel mirino della Guardia di finanza. È il secondo blitz dopo 7 giorni. I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno bussato alle porte delle commissioni consiliari. Hanno acquisito i verbali, verificato le presenze dei consiglieri. Si tratta del prosieguo dell’inchiesta della Corte dei conti che ha acceso i riflettori sui costi dei parlamentini. In particolare, sui gettoni che gli eletti dal popolo intascano per ogni riunione. Quei compensi sono stati elargiti correttamente? E in primis: sono legati alla effettiva presenza dei consiglieri? Sono le domande da cui ha preso le mosse l’indagine del vice procuratore Ferruccio Capalbo. Accertamenti quasi necessari, dettati dall’allarme lanciato nei mesi scorsi dalla ragioneria generale del Comune e dai revisori dei conti dell’ente. È venuto fuori che il costo delle 10 Municipalità rispetto al 2019 è raddoppiato: arrivando a toccare i 7 milioni.

Ieri i finanzieri sono entrati nelle aule delle ex circoscrizioni di Vomero, San Carlo all’Arena, San Lorenzo-Vicaria e Bagnoli-Fuorigrotta, dopo che una settimana fa avevano fatto visita ad altre 4 Municipalità. Balza agli occhi in molti casi il numero elevato di commissioni che permette ai consiglieri di incassare il massimo dei gettoni consentiti. Che sono 28. Per quasi mille euro netti al mese. Quelle commissioni rispondono a esigenze e bisogni reali della collettività? Spuntano riunioni con queste motivazioni: “Approvazione dei verbali della seduta precedente”. Una prassi regolare? La settimana scorsa i finanzieri avrebbero incrociato consiglieri che partecipavano in successione a due commissioni, risultando presenti solo per pochissimi minuti. Sono comportamenti da vagliare alla luce di un altro aspetto economico: oltre ai gettoni, allo Stato spetta il rimborso ai datori di lavoro dei consiglieri che si assentano per motivi politici. La Procura contabile valuta ipotesi di danno erariale, connesse ad eventuali sprechi. Ma potrebbe irrogare anche sanzioni per il mancato rispetto degli obblighi di trasparenza di alcuni atti: come i calendari delle sedute di commissione da pubblicare. L’indagine è seguita con attenzione ai piani alti del Comune. La nuova giunta Manfredi ha sul tavolo una riforma delle Municipalità per contenere i costi. Come? Riducendo il numero totale di consiglieri e assessori per ciascuna Municipalità. E tagliando indennità e gettoni. Per dimezzare così la spesa. — al.ge.