È uscito da poche ore e sta già raggiungendo le milioni di visualizzazioni, la nuova colonna sonora della città di Napoli è senza dubbio ” Vesuvio” ( State of mind). Ivan Granatino, tra i massimi esponenti della scena urban campana, e le Ebbanesis, il duo musicale composto da Serena Pisa e Viviana Cangiano che hanno conquistato il pubblico grazie alle loro interpretazioni delle canzoni classiche napoletane e internazionali cantano insieme una potente reinterpretazione in chiave napoletana del successo mondiale di Jay – Z e Alicia Keys, “Empire State of Mind (Part II) Broken Down” (celebre tributo a New York).
In questa cover Granatino non si limita a tradurre un testo ma compie una vera e propria opera di trasposizione antropologica. Se New York è la “giungla di cemento dove i sogni vengono costruiti”, la Napoli di Granatino è il luogo dove la realtà e la speranza si intrecciano sotto l’ombra del vulcano. È un omaggio alle abitudini, alle tradizioni, alle storie che nel bene e nel male hanno segnato questa città. Granatino ricorda Giogiò, Annalisa Durante, Francesco Pio Maimone, vite spezzate, giovani di questa terra, ricorda il giornalista Giancarlo Siani, come tra i migliori esempi da promuovere nelle scuole.
Granatino e le Ebbanesis non reinventano solo un pezzo ma fanno un’operazione che non era assolutamente scontata, suggerendo un parallelo affascinante, quello con Newyork. Il pianoforte iconico del brano originale si sposa qui con una narrazione cruda ma orgogliosa, che racconta la vita di strada, la dignità dei vicoli e la forza di chi sceglie di restare.
?Napoli come New York, in una visione che si combina benissimo con le idee del nuovo sindaco, il giovanissimo Mamdani, il singolo di Jay-Z e della Keys è stato usato spesso per la sua campagna elettorale, la Napoli di Granatino emerge come una metropoli che chiede a gran voce rigenerazione. Non è solo folklore, ma un laboratorio di identità, un centro di resistenza culturale e di stratificazione sociale dove le “cittadinanze” si scontrano e si fondono, proprio come avviene nelle grandi enclave di Manhattan o Brooklyn. È una città che definisce i suoi abitanti, un luogo dalla vitalità inarrestabile capace sempre di distinguersi dal resto del paese. Proprio come New York.
?”Ho scelto questo brano perché sentivo il bisogno di dare a Napoli un inno che avesse un respiro internazionale,” dichiara Ivan Granatino. “Volevo raccontare la mia terra non solo come luogo geografico, ma come stato mentale. Come la New York della Keys, la mia Napoli è una città di contrasti, difficile ma capace di farti sentire vivo come nessun altro posto al mondo”.
?”Vesuvio” mescola l’eleganza del pop internazionale con il flow graffiante del dialetto napoletano, confermando ancora una volta la capacità di Granatino di abbattere i confini tra generi. Dalla sanità ai quartieri popolari, il brano diventa un viaggio sonoro attraverso la “città-mondo”.
