Il Napoli Film Festival ha trovato asilo al Tedér, il Teatro del Rimedio diretto da Veronica Mazza. La chiesa sconsacrata con una programmazione teatrale che spazia dalla letteratura alla comicità, alla prosa e alla musica.
Il fondatore e direttore Mario Violini, così sfuggendo alla logica perversa del sostegno pubblico, spesso complicato e difficile, con i produttori costretti ad anticipare i soldi per realizzare eventi, porta il suo festival (saltato ad ottobre, in realtà slittato appunto a dicembre) al Tedér.
Per la seconda settimana del festival, da lunedì 15 a mercoledì 17, nello spazio in via Flavio Gioia 66, a due passi da piazza Municipio, programmazione ricca con i corti di “Schermo Napoli”, apre alle 17.30 “Lento” di Edoardo Sandulli. E in prima serata domani alle 20.30 “Trentatré”, film sulla periferia dell’anima di Lorenzo Cammisa, che dopo tanti premi ricevuti e la messa in onda su Prime Video (è ancora disponibile) torna in sala. Nel cast lo stesso Cammisa con Miriam Candurro, Gianni Parisi, Gina Amarante, Luigi Savoia, Adele Pandolfi. Ecco qui una clip (video link) di uno dei momenti più toccanti del film con Miriam Candurro e Lorenzo Cammisa, che ne è protagonista, autore e regista. Martedì sera in proiezione tra i corti “Camera con vista” di Mario Porfito e alle 20.30 il lungometraggio di Mara Fondacaro “Il primo figlio”. Mercoledì sera “Alan-Il racconto di un ignorante” di Luca Lanzano, che racconta gli ultimi tre anni di vita del cantautore e musicista napoletano Giovanni Alan Wurzburger, scomparso nel 2023.


