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Napoli, il prefetto: “Ho sentito il papà di Bruno Petrone”. Rafforzata vigilanza in aree movida

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In relazione al grave episodio di violenza verificatosi nella notte del 27 dicembre in via Bisignano, nel quartiere Chiaia, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, “esprime vivo apprezzamento per l’efficace attività svolta dalla Procura della Repubblica per i minorenni di Napoli e dalle Forze di Polizia. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla predetta Procura, hanno infatti permesso di fare luce sull’accaduto in brevissimo tempo”. Il Prefetto, “nel condannare con fermezza l’episodio che coinvolge giovanissimi e che richiede una risposta immediata da parte dello Stato, ha disposto un’ulteriore intensificazione dei controlli nelle aree della movida cittadina, con particolare attenzione ai quartieri maggiormente frequentati nelle ore serali e notturne. I servizi saranno ulteriormente rafforzati attraverso un’azione coordinata tra le Forze di Polizia, con presidi fissi, pattugliamenti dinamici e mirate attività di prevenzione. La sicurezza dei cittadini, e in particolare dei giovani, resta una priorità da tutelare, affiancando all’azione repressiva anche iniziative di prevenzione e controllo del territorio. Su questo ultimo aspetto, il Prefetto sottolinea come il contesto richieda una riflessione sui profili educativi dei giovani e giovanissimi, evidenziando che tutte le iniziative in campo devono essere ulteriormente promosse con strumenti che coinvolgano pienamente le famiglie e tutte le agenzie educative”, conclude la nota.

“Ho sentito al telefono il papà del ragazzo aggredito e ferito l’altra notte a Chiaia – racconta il prefetto all’Ansa -. Ho espresso alla famiglia la mia vicinanza, ho condiviso da padre le loro preoccupazioni, augurando alla vittima una rapida guarigione. Quanto è accaduto non deve lasciarci indifferenti, non lascia indifferenti noi rappresentanti delle istituzioni. Ci sono tanti interrogativi che ci poniamo sui giovani che si rendono protagonisti di fatti così gravi. E su ciò dobbiamo porvi rimedio anche attraverso il potenziamento delle tante iniziative messe in campo”.

“A questi ragazzi – prosegue di Bari – dobbiamo far capire che ci sono valori che non possono essere calpestati, che non si può mettere in gioco la vita degli altri per qualsiasi motivo, che camminare con un coltello in tasca. Non serve ad apparire uomini maturi o degni di considerazione, che qualsiasi discussione non può essere risolta sferrando un fendente”.

Le istituzioni, sottolinea infine il prefetto di Napoli, hanno agito su due fronti: “Repressione e prevenzione. Dobbiamo fare di più? Lo faremo ma le nostre principali alleate devono essere le famiglie, sono loro le prime agenzie educative che devono essere protagoniste, nella consapevolezza che è urgente agire”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2025/12/28/news/napoli_il_prefetto_ulteriore_rafforzamento_dei_servizi_di_vigilanza_nelle_aree_della_movida-425064336/?rss

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