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A quasi quattordici anni dall’istanza presentata al Ministero dell’Interno per vedersi riconosciuti i benefici di legge in seguito all’uccisione del figlio, Nunzia Rizzo, madre di Gianluca Cimminiello, vittima innocente dalla camorra il 2 febbraio del 2010 a Secondigliano (Napoli), ha finalmente vinto la battaglia per ottenere un vitalizio, così come riconosciuto dalla normativa a tutela delle vittime innocenti della criminalità organizzata.