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Saphira torna libera: la rara tartaruga di Kemp sarà rilasciata nel mare della Costiera amalfitana

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Saphira tornerà libera mercoledì, grosso modo dove era stata recuperata lo scorso giugno, in gravi difficoltà. Lei, un giovane esemplare di tartaruga di Kemp, tra i rettili marini più rari al mondo, ritroverà la libertà nelle acque di Praiano, in Costiera amalfitana: qui l’equipaggio del Plaghia Charter, coordinato da Domenico Sgambati e Alba Fagnano, intervenne a seguito di una segnalazione ricevuta dall’Area Marina Protetta Punta Campanella. Debilitato e disorientato, l’animale era stato quindi trasferito d’urgenza al Turtle Point di Portici, centro specializzato nella cura delle tartarughe marine gestito dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn: qui è stato curato, come accade per tanti esemplare di Caretta caretta, la tartaruga marina di gran lunga più diffusa nel Mediterraneo.

Saphira era emaciata e nuotava in modo sbilanciato, aveva una ferita sulla testa e aveva ingerito grandi quantità di plastica ingerita, tra cui spugne sintetiche e frammenti di materiali vari. Quanto basta per provocarle una costipazione intestinale e un falso senso di sazietà, contribuendo ad aggravare lo stato di denutrizione.“L’ingestione accidentale di plastica è tra le cause più frequenti di ricovero, spesso accompagnata da altre problematiche”, annuisce Andrea Affuso, veterinario responsabile del Turtle Point. È la causa, o la concausa, dell’85% delle ospedalizzazioni di tartarughe. “Grazie a un protocollo di riabilitazione alimentare e fisioterapica svolto nel nostro canale di nuoto, una struttura unica nel suo genere, abbiamo gradualmente ristabilito le condizioni di Saphira, preparandola al rilascio”, spiega ancora Affuso.

Grazie alla collaborazione con Sea Shepherd Italia e IMilani società benefit, la tartaruga sarà dotata di un trasmettitore satellitare FastLoc GPS che permetterà di monitorarne gli spostamenti e raccogliere dati preziosi sul comportamento della specie nel Mediterraneo.Già, perché la sua presenza a queste latitudini aveva sorpreso i ricercatori. “Questi animali si riproducono lungo le coste del Golfo del Messico e compiono migrazioni oceaniche straordinarie – conferma Sandra Hochscheid, referente del Gruppo Ricerche Tartarughe Marine della Stazione Zoologica –. In rarissimi casi raggiungono il Mediterraneo, ma cosa facciano una volta entrati nel nostro mare è ancora poco noto. I dati di telemetria satellitare sono scarsi: solo due esemplari sono stati monitorati finora, e solo uno nel Mediterraneo occidentale. Grazie a Saphira, potremo colmare parte di questa lacuna e contribuire alla comprensione dell’ecologica della specie”.”Saphira non è solo una tartaruga che torna al mare: è un simbolo di resilienza e di alleanza tra scienza, tecnologia e azione diretta. – commenta Andrea Morello, presidente di Sea Shepherd Italia Onlus – Ogni volta che un animale come lei riprende a nuotare libero, ricordiamo che la salute degli oceani e quella dell’umanità sono inseparabili”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2025/11/10/news/saphira_torna_la_rara_tartaruga_di_kemp_sara_rilasciata_nel_mare_della_costiera_amalfitana-424971871/?rss

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