A vent’anni dalla storica sentenza del processo denominato “Spartacus” contro il clan dei Casalesi, la Summer School UCSI 2025 torna a Casal di Principe per una tre giorni di alta formazione giornalistica, dal 26 al 28 settembre, con un focus d’eccezione: la memoria e l’eredità di quella pronuncia giudiziaria che segnò una svolta nella lotta alla camorra.
Il primo seminario si terrà in un luogo simbolico: l’aula bunker del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, all’interno del carcere di San Tammaro, concessa in via straordinaria dal Palazzo di Giustizia. Qui, il 15 settembre 2005, fu pronunciata la sentenza Spartacus, che smantellò la struttura criminale dei Casalesi. «Quella sentenza ha cambiato il corso della storia del Casertano – sottolinea Luigi Ferraiuolo, direttore della Scuola – e approfondirla oggi significa capire le dinamiche criminali attuali e prepararsi a quelle future».
La giornata inaugurale del 26 settembre sarà interamente dedicata a questo momento storico, con la presenza di alcuni dei protagonisti di quella stagione giudiziaria: il giudice estensore Raffaello Magi, il presidente del collegio Catello Marano, l’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho e il magistrato Alfonso Sabella, noto per gli arresti dei principali boss mafiosi. A rendere ancora più intensa la riflessione, interverrà in forma anonima un collaboratore di giustizia sotto protezione, testimone diretto delle dinamiche criminali.
La scuola, gratuita e accreditata sulla piattaforma Sigef, è promossa da UCSI Caserta con il sostegno di Agrorinasce e dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, e si rivolge a giornalisti professionisti, giovani reporter, precari e disoccupati. Sono disponibili dieci borse di studio per studenti residenziali, da richiedere entro il 20 settembre all’indirizzo summerschoolucsi@gmail.com.
Il tema dell’edizione 2025 è “Il burattinaio”: un’indagine su ciò che si cela dietro i fatti, tra poteri occulti, economie criminali e manipolazioni sociali. Il 27 settembre, nella cornice di Villa Scarface a Casal di Principe – bene confiscato a Walter Schiavone – si terrà un seminario dedicato ai meccanismi invisibili del crimine, con il contributo di Antonio Castaldo e Giovanni Paparcuri, storico autista di Chinnici e Falcone. Seguirà una tavola rotonda con il procuratore generale Aldo Policastro e il pm della Direzione nazionale antimafia Antonello Ardituro, per riflettere sulle nuove frontiere dell’illegalità, dai cibi falsi al post-Covid.
La giornata conclusiva del 28 settembre sarà invece dedicata alla visita della Balzana, il più grande bene confiscato ai Casalesi, oggi trasformato in azienda agricola. Un simbolo concreto di riscatto, dove il giornalismo incontra la terra liberata.
Tra gli ospiti anche la giornalista Emilia Brandi, conduttrice di “Cose Nostre” su Rai 1, e il giornalista Sandro Ruotolo, voce storica dell’inchiesta televisiva, che interverranno nel dibattito pubblico aperto alla cittadinanza, previsto nella sessione inaugurale.