
Il vescovo delle diocesi di Pozzuoli e Ischia, Gennaro Pascarella, è stato all’hotel Michelangelo di Casamicciola per incontrare alcune famiglie di sfollati.
Prova a dare conforto agli sfollati, poi recita messa. E durante l’omelia sottolinea, tra l’altro, come “siano state usate parole a volta non giuste” per definire “un evento che è stato definito un disastro, una devastazione. Certamente – ha aggiunto – il dolore e la sofferenza fanno parte di questo evento”. E ancora: “Siamo qui per pregare per chi ha perso la vita in questo disastro – dice – La morte è l’enigma più grande della storia dell’uomo e questo enigma si fa ancora più grande quando c’è un bambino come Giovan Giuseppe di appena
22 giorni. Entriamo nel mistero di Dio – ha aggiunto il vescovo – Papa Francesco lo ha definito il silenzio di Dio”.
Quindi Pascarella ha ricordato anche i tre fratellini, di 6, 11 e 15 anni, morti a Casamicciola. “Il Signore è venuto per portare tutti con sé nel paradiso. Saranno loro a pregare per noi”. Agli sfollati ha poi detto: “Qualcuno ha perso tutto, c’è turbamento per il domani e preghiamo anche per le istituzioni perché sappiano trovare strade giuste. Senza la casa e il lavoro ci viene a mancare qualcosa di essenziale per la nostra vita”.