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Nel grigio di un mercoledì 17 che riporta Verona e l’Italia tra nuvole e spifferi di venti freddi, si chiude l’edizione numero 56 del Vinitaly. L’ipocrisia è quella della migliore politica, ora che anche il governo ha scoperto il vino come passerella per affermare «tradizione, cultura, valori del Made in Italy».