Dati da record sul sovraffollamento in Campania: “Abbiamo duemila detenuti in più nei 15 istituti della Campania, 1.402 sono tossicodipendenti e potremmo veramente evitare per loro il carcere, abbiamo 999 detenuti definitivi che devono scontare meno di un anno di carcere e, di questi, addirittura 432 devono scontare appena 6 mesi”. A fornire i numeri della situazione nei penitenziari del territorio regionale, che definisce “sorprendenti”, è il garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello, che ha tenuto una conferenza stampa nell’isola F8 del Centro direzionale di Napoli.
Cresce il numero dei ragazzi particolamente giovani ospitati nei penitenziari: “Purtroppo abbiamo 1.061 detenuti che hanno dai 18 ai 29 anni”. “Molti di questi ragazzi – osserva Ciambriello – erano stati già fermati da minorenni, cioè alcuni di loro vengono dagli istituti per minorenni. Purtroppo bisogna anche constatare che in questo momento abbiamo 391 detenuti in Campania che non sanno né leggere né scrivere, sono analfabeti. Dobbiamo guardare alla dispersione scolastica e al fatto che molti erano stati fermati già da minorenni. Poi, dopo il 18esimo anno di età, vivono una doppia diagnosi. Sono, magari, sia tossicodipendenti sia persone un po’ con un problema in più e in questo senso mi auguro che la Regione Campania metta in campo delle strutture di accoglienza per doppia diagnosi”.
Sul territorio regionale ci sono anche tante persone in un’area penale esterna. “Per loro – la richiesta del garante – abbiamo bisogno di educatori e assistenti sociali, altrimenti queste persone che hanno evitato il carcere, beneficiato di misure alternative o sono uscite dal carcere, se non trovano chi fa da ponte tra loro e il loro inserimento sociale, c’è il rischio che continuino a vivere la recidiva”.