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Europee, i tormenti del partito di Meloni in Campania

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Un rompicapo per tutti i partiti. Gran rifiuti, veleni interni e occasioni di riscatto. Si entra nel vivo delle elezioni Europee, vedi alla voce candidature. Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, vive i suoi tormenti in Campania.

Perno della lista è Alberico Gambino, l’ex sindaco di Pagani, uscito di recente da un travaglio giudiziario con l’assoluzione in Appello da un’accusa di concussione. È sponsorizzato dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, riferimento del partito in regione.

Al netto della scelta finale della premier di candidarsi o meno per trascinare i suoi, va in scena il valzer delle donne. Il nome dell’ultima ora è quello di Maria Grazia Di Scala, ex consigliere regionale con Forza Italia, ischitana, già passata tra le fila dei meloniani. Sono circolati malumori intorno all’ipotesi di Elena Scarlato, ex candidata senza successo alle Politiche, moglie dell’imprenditore Giovanni Lombardi, interessi dalla sanità agli alberghi, in passato nel calcio e nell’editoria. Si scava nelle vicende giudiziarie di Lombardi.

«Procedimenti non attuali, per esempio per reati fiscali, chiusi a suo favore – spiega Guglielmo Scarlato, tra i legali di Lombardi – Più di recente era nelle carte su Adolfo Greco (imprenditore stabiese condannato per estorsione aggravata dal metodo mafioso), ma Lombardi non era indagato in quel caso, anzi vittima, perché era stato prima dell’indagine socio in una azienda col figlio di Greco».

Si dice che la moglie Scarlato avrebbe per ora rifiutato la candidatura. Un posto in lista sarebbe assicurato per l’irpina Ines Fruncillo, in passato con Forza Italia e ancora prima legata all’ex senatore Sergio De Gregorio, quello che raccontò dei soldi ricevuti da Berlusconi per passare col centrodestra nel 2007. E spunta anche il nome dell’ex consigliere provinciale Manlio Marano.

Click tra i Cinque stelle

È l’ora dei click in casa 5 stelle: sono stati prorogati fino a lunedì i termini per presentare le autocandidature su cui voteranno gli iscritti. È giallo sulla presenza o meno di Laura De Vita, segretaria di Roberto Fico, l’ex presidente della Camera. Lei non conferma e non smentisce: «È ancora tutto in corso…».

Ma c’è chi già la proietta al secondo posto dietro il capolista Pasquale Tridico, l’ex presidente dell’Inps, scelto da Giuseppe Conte. Alle parlamentarie per Bruxelles si sarebbero prenotati l’avvocato Angelo Melone, console onorario del Congo, il magistrato onorario Giovanni Barbatelli, il casertano Danilo Della Valle considerato vicino alle posizioni della Russia sulla guerra, e l’avvocato Lelio Mancino già presidente del consorzio Cistecca Montese, la carne con la scamorza tipica di Monte di Procida.

Risiko in casa Pd

Nel Pd è risiko intorno alla candidatura o meno di Elly Schlein. La presenza della segretaria, al terzo o al quinto posto, toglierebbe margini di rielezione alla vicepresidente uscente del parlamento europeo Pina Picierno. Perché sarebbe la seconda donna da votare – sono massimo tre le preferenze – insieme alla capolista Lucia Annunziata. La giornalista Rai ha svelato una spaccatura nascosta nell’area Schlein. Dopo i mal di pancia sulla capolista emersi dalla chat degli orlandiani vicini al deputato Marco Sarracino, si sono affrettati a manifestare gradimento per la giornalista le altre due componenti di Schlein: i franceschiniani di Teresa Armato e gli ex Articolo Uno con Francesco Dinacci.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/04/06/news/europee_i_tormenti_del_partito_di_meloni_in_campania-422434287/?rss

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