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Il Consolato Usa di Napoli ricorda Giovanni Falcone: “Pioniere della cooperazione internazionale contro il crimine”

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Il volto di Giovanni Falcone, la sua tipica espressione nostalgica nella quale oggi è facile cogliere quasi un presagio e, accanto, il simbolo dell’International Visitor Leadership Program che dal 1940 a oggi ha consentito a oltre duemila italiani di visitare gli Usa per scopi professionali dando vita a importanti legami e collaborazioni durature con colleghi e istituzioni d’oltreoceano.

E’ l’immagine scelta dall’ambasciata americana in Italia e rilanciata dal Consolato generale di Napoli, per ricordare la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Nei post dei social del presidio statunitense più antico d’Europa si legge: “Ricordiamo il coraggio e la dedizione di tutte le donne e gli uomini che hanno perso la vita per la giustizia.Come il giudice Giovanni Falcone, pioniere della cooperazione internazionale contro la criminalità organizzata e uno dei volti scelti dal Dipartimento di Stato nel 2020 come simbolo delle relazioni fra Italia e Stati Uniti per la sua collaborazione con le autorità Usa e l’impatto significativo sul sistema giudiziario italiano”.

Falcone, per l’America era e resta un’autentica icona dell’impegno e della capacità di indagine nell’azione di contrasto di tutte le mafie. Non a caso, tra l’altro, gli agenti del Fbi, massima espressione dell’investigazione, giurano a Quantico, in Virginia, quartier generale del Federal bureau of investigation, davanti al busto che raffigura il giudice palermitano che ha sacrificato la sua vita per smascherare boss e soldati di Cosa nostra che hanno massacrato il Mezzogiorno d’Italia per poi invadere anche il Settentrione e inquinare l’economia americana e di molte altre nazioni.

Nel link anche un riassunto di alcune attività di Falcone: “Nel 1991, uno dei suoi risultati più importanti è stato l’istituzione del programma di protezione dei testimoni. Il programma è servito come punto di svolta nella lotta alla mafia italiana e funziona ancora oggi in Italia. Durante la sua permanenza a Palermo, Falcone ha svolto un ruolo fondamentale nel Maxiprocesso di Palermo, un importante processo penale svoltosi in Sicilia dal 1986 al 1987 e che ha portato a centinaia di condanne per reati legati alla mafia. Falcone si immerse poi nel mondo della legge antimafia e nel 1991 accettò un incarico presso il Ministero della Giustizia a Roma. Nel 1992, dopo diversi tentativi precedenti, Falcone, sua moglie e tre uomini della scorta furono assassinati dalla mafia mentre erano sulla strada che dall’aeroporto di Palermo li avrebbe condotti in città. Falcone è stato riconosciuto postumo come uno straordinario eroe per il suo lavoro durato tutta la vita nella lotta alla mafia in Italia. Giovanni è stato un tenace combattente per la giustizia e nell’International Visitor Leadership Program ha rappresentato una componente importante per alcuni dei suoi principali successi”.

Falcone era (ed è) stimato e tenuto in massima considerazione dai suoi colleghi americani e dagli investigatori del Fbi (Louis Freeh su tutti), e davanti a questo ennesimo attestato che viene dagli Usa ritorna l’amarezza profonda per tutti gli ostacoli che, invece, ha sempre trovato nel nostro Paese.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/03/21/news/il_consolato_usa_di_napoli_ricorda_giovanni_falcone_pioniere_della_cooperazione_internazionale_contro_il_crimine-422354078/?rss

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