venerdì, 13 Giugno, 2025
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Il nostro progetto Casacinema, un luogo di cultura e passione

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Stiamo lavorando all’apertura di un luogo di cinema, di cultura, di comunità, di confronto e di passione. Un luogo assolutamente contemporaneo ma che guarda sia alle radici della storia del cinema che alle nuove generazioni (di cui anagraficamente facciamo naturalmente parte), che riscoprono non solo la musica intramontabile degli anni passati, ma anche il cinema nel suo insieme.

Un luogo dove, come ormai la nostra generazione fa con grande naturalezza, i film saranno in lingua originale. Un luogo dove discutere di libri ma anche semplicemente dove stare insieme per bere cocktail. Insomma una Casa per il nuovo pubblico che si è conformato ed affermato con chiarezza indubitabile in questi anni post Covid. Il pubblico che premia i film restaurati dalla Cineteca di Bologna, le opere complesse di Wenders e di Miazakij, i film coreani e le cinematografie audaci più lontane dai nostri canoni narrativi europei.

Il pubblico che premia “Vermiglio”, il film su Berlinguer con Elio Germano e il doloroso e sofisticato capolavoro vincitore dell’Oscar “La zona di interesse”. Un luogo dove poter vedere con continuità documentari e cortometraggi. Entrambi generi che sono tornati ad avere nuova vita, nuova attenzione, nuova produzione, nuovo pubblico. Anche grazie alle piattaforme che hanno proposto la narrazione documentaria in modo meno pedagogico e più di indagine e capacità narrativa. Un luogo dove promuovere un cinema culturale assolutamente non minoritario né settario, ma aperto a orizzonti contemporanei come gli Anime giapponesi entrati da tempo nel gusto e nell’immaginario della nostra generazione.

Nostro padre Luciano nel 1994 con il Modernissimo apri un cinema legato al suo essere all’epoca un 40enne partecipe di quella generazione anche cinephile, che in quel momento non aveva a Napoli una sala capace di miscelare innovazione e tradizione, passione contemporanea e offerta di intrattenimento. Fu una sala che scavalcò gli steccati rigidi tra cinema d’essai e grande cinema americano considerando necessario e coinvolgente sia un genere che un altro, considerando i gusti non settari ma aperti e curiosi di quella generazione. Ora sentiamo che c’è la necessità e lo spazio per una nuova formula calda e con anima contemporanea.

Non più solo multiplex e supermarket commerciali (per quanto legittimi e necessari), ma cinema di prossimità con una capacità di attivismo culturale sincero e con un dialogo costante con il proprio pubblico. Sale cinema per la nostra generazione che dialoga con amore ma senza sudditanza con le generazioni artistiche che l’hanno preceduta.

Una Casacinema dove l’animazione possa convivere con il bianco e nero di Truffaut, dove le opere prime possano trovare spazio dignitoso in convivenza con la storia dei film di genere, dove si possa rivedere Cassavetes ma anche il cortometraggio del giovanissimo esordiente. Insomma una Casacinema dove ci sia sperimentazione e storia, riflessione e divertimento, incontri con gli autori non solo per promuovere il loro film, ma per discutere realmente anche sulla loro traiettoria generale.

Masterclass, cinema, poesia, letteratura, animazione, fotografia, disegno, scrittura, progetti produttivi. Insomma l’arte che ci nutre in tutte le sue forme. L’arte capace anche di farsi intrattenimento. L’arte anche “popolare” senza snobismo. Non vorremmo sempre riscoprire le cose capendole e rivalutandole trent’anni dopo come è capitato ai grandi come Totò o Merola, e a tutti quegli straordinari artisti artigiani del cosiddetto cinema popolare. Quindi un luogo aperto, arioso, non arido, non settario, colto, ironico. Appassionato. Attento al territorio. Ecco la nostra Casacinema. Siamo una nuova generazione di una lunga storia napoletana legata al cinema. E questo è un privilegio e un onere contemporaneamente. Nostro nonno Antonio Stella ha cominciato la sua attività di distributore nel 1936 e poi nell’immediato dopoguerra, quando il cinema era capace di 500 milioni di spettatori annui in Italia. Poi nostro zio Alfredo (scomparso precocemente ma che in tanti ancora ricordano per la sua libera geniale e vulcanica presenza) ha vissuto la crescita e lo sviluppo del cinema di qualità e dell’organizzazione culturale in città. Poi nostro padre Luciano, arrivato molto tardi al “mestiere di famiglia”, ha aperto il Modernissimo, prima multisala

del Sud quando il cinema era in crisi radicale, quando i cinema chiudevano a frotte in un mercato che oramai era sceso drammaticamente a soli 60 milioni di biglietti annui. Le multisale furono dunque una risposta ad una crisi radicale. Ora noi pensiamo che ci sia spazio e necessità di cinema urbani che siano centri culturali aperti attivi e con un anima contemporanea. Ed è per questo che siamo noi a lavorare e progettare questa Casacinema. In parallelo con la nostra attività di produttori è proprio con la società Mad che pensiamo sia dunque giusto, bello e necessario dar vita a uno spazio di fruizione che sia il luogo che il nuovo pubblico cinematografico della città possa sentire suo, frequentandolo e riempiendolo a sua volta di stimoli, suggerimenti e confronti. Le librerie, i teatri in città sono posti vitali ed essenziali che alimentano cultura e comunità. E fortunatamente ci sono stati in quell’ambito significativi necessari cambi generazionali che ora reputiamo essenziali anche per le sale cinema.

La nostra struttura sorgerà nel centro storico, dietro piazza del Gesù dove da sempre siamo con i nostri uffici di Mad. Una zona che conosciamo bene e che reputiamo la più adatta per questo progetto perché questa è la zona dell’università, dell’Astra e del Modernissimo, del teatro Bellini e dei tantissimi locali frequentati dalla movida giovanile, che è per noi il punto di riferimento naturale. Proveremo a fare di Casacinema un luogo aperto e fecondo. Perché pensiamo che gli appassionati di cinema al cinema siano di tutte le generazioni fortunatamente. Ma non era per niente scontato dopo il Covid e con lo sviluppo delle piattaforme che la generazione più giovane come la nostra si ritrovasse a scegliere non solo i grandi blockbusters di intrattenimento, ma anche film più impegnativi e sofisticati. Le piattaforme hanno contribuito dunque ad una evoluzione della narrazione e della fruizione ma anche ad una rinnovata e vivace voglia di cinema al cinema. E noi proveremo a fare la nostra parte qui a Napoli.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2025/01/23/news/napoli_progetto_casacinema-423955855/?rss

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