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Napoli, festa della musica al Palapartenope “Per la Palestina e contro la guerra”

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“Jesus was a Palestinian”, Gesù era palestinese. Il manifesto di una mostra dedicata a Caravaggio con la sua “Flagellazione” modificata, dove Cristo, ormai nelle mani del suo torturatore, ha la kefiah calata sugli occhi. Immagini di grande impatto realizzate da artisti, fumettisti, si affiancano a quelli che saranno gli interventi di attori, intellettuali, musicisti accolgono gli spettatori (seimila, tutto pieno) di “Life for Gaza” al Palapartenope. Napoli manda in scena una interminabile scaletta di performance per sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare aiuti umanitari al popolo palestinese. Un gruppo di donne nel cortile d’ingresso mostrano cartelli che compongono la scritta “Cessate il fuoco”. Così, con la colorata e fortemente contestatrice energia delle Murghe, l’opera degli artisti di strada che suonano, danzano e cantano si apre il “Concerto di lutto e di lotta”: a tutti è stato distribuito un braccialetto nero e lo legano al polso.

Dove parte il flusso alle transenne sono state collocate le bandiere della Palestina e la poster-installazione di Eduardo Castaldo “Resist the Occupation” con la silhouette di un atleta con il brand Nike e la scritta “Just do it” con una molotov in mano. Ancora frammenti di una mostra con installazioni fatte di collage fotografici, uno dei quali raffigura Netanyahu e Hitler con la scritta “Again”, “Di nuovo”. Quasi nella forma di uno dei polittici di Antonio Biasiucci sono riunite cento foto dei territori bombardati con i volti e i corpi delle vittime del conflitto, e vanno in scena con le musiche di Elisabetta Serio. Serio suona il pezzo più iconico dei Nirvana, “Smells Like Teen Spirit”. Segue un intervento sul palco di Medici senza frontiere sulle difficoltà del lavoro umanitario a Gaza. Francesco Forni interpreta poi “Cuccuruccuccù Paloma”, il pezzo messicano degli anni ‘50 poi riletto da Battiato. Eduardo Castaldo presenta un suo videomontaggio con le azioni di street art per le quali ha rischiato l’arresto in più occasioni. Tanti interventi parlati si succedono, anche quelli di Massimo Ferrante, Luisa Morgantini ex parlamentare europea di Rifondazione e tra le fondatrici delle Donne in nero.

Poi l’emozione si impadronisce della musica. Fiorella Mannoia cantato “Combattente” e “Il peso del coraggio”. Valeria Parrella recita un suo testo sulla parola

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/02/25/news/napoli_festa_della_musica_al_palapartenope_per_la_palestina_e_contro_la_guerra-422202841/?rss

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