lunedì, 15 Aprile, 2024
19.7 C
Napoli

Pomigliano d’Arco, un calcio al bullismo a scuola

- Advertisement -https://web.agrelliebasta.it/la-mattina/wp-content/uploads/2021/01/corhaz-3.jpg

Un calcio al bullismo a scuola. L’evento si è tenuto presso la Sede Centrale dell’I.C. Omero Mazzini Don Milani a conclusione del percorso di due incontri realizzato per alunni di classe seconda media da Caterina Perillo del Lions Club Napoli Europa G. Cajati, referente del service per la prevenzione del bullismo e cyberbullismo.

Accolti dalla dirigente scolastica Maria Barone, sono intervenuti il vice sindaco Domenico Leone; Delia Rocco, docente di discipline giuridiche ed economiche; Caterina Perillo, componente Campania Psicoterapeuta; Bruno Canetti, formatore scolastico; Enzo Capone, presidente L.C. Napoli Europa “ Gianpaolo Cajati”; Giovanni Cibelli, presidente della XI circoscrizione; Sposito, presidente L.C. Pomigliano d’Arco; Nazaro Maisto, Vice questore aggiunto polizia postale; Giancarlo Posterano, presidente per due anni del Tribunale dei minori (attualmente presiede un collegio giuridico); Gennaro Mantile, Presidente Associazione Mondo Scuola, il past governatore Gattola. Dopo i saluti, c’è stata una introduzione musicale a cura di alcuni alunni della scuola secondaria che hanno eseguito “Imagine” di John Lennon con cuori di valori: pace, amore, rispetto e gentilezza.

Durante il convegno, sono stati affrontati diversi aspetti del bullismo e del cyberbullismo. Enzo Capone ha sottolineato l’importanza della comunicazione come contrasto ai fenomeni di bullismo. Il club Lions Napoli Europa G. Cajati opera da anni sul territorio ed è molto sensibile verso il mondo dei giovani e le loro problematiche, nel rispetto della missione di base: servire la propria comunità, rispondere ai bisogni umanitari, promuovere la pace.“Ogni gesto positivo nei confronti di una persona bisognosa è un contributo per cambiare il mondo in positivo”, così il presidente ha terminato il suo intervento.

Il vicesindaco Domenico Leone ha invitato i ragazzi ad aiutarsi ed aiutare chi è in difficoltà. Perillo ha ripercorso le due giornate intense durante le quali gli alunni si sono aperti ed hanno condiviso le loro esperienze di vittime e spettatori di atti di bullismo.

Il presidente Posterano ha dato un consiglio a tutti i ragazzi: “Per indebolire un bullo, basta non sostenerlo”. Il bullo infatti si alimenta dell’attenzione e della complicità degli spettatori. Se le persone smettono di essere osservatori passivi e non forniscono più un pubblico al bullo, il suo comportamento può perdere parte della sua potenza e motivazione. Sottolineata altresì come una delle cause del bullismo l’indebolimento delle due istituzioni educative per eccellenza: la famiglia e la scuola. E’ necessario, conclude Posterano, che entrambe lavorino sempre in sinergia.

Maisto Nazaro ha illustrato i rischi del Cyberbullismo e di come esso rappresenti un pericolo sempre più diffuso, perché, a causa dell’accesso costante e facile ad internet e ai dispositivi digitali, può verificarsi in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Ha anche ricordato che i messaggi, le immagini o i video diffusi online possono rapidamente diventare virali e, anche se i contenuti vengono rimossi, rimanere accessibili e circolare incessantemente online. Gli aggressori possono nascondersi dietro pseudonimi o account falsi, rendendo più difficile per le vittime identificarli o affrontarli. Invita dunque tutti i ragazzi a fare attenzione nell’uso di qualsiasi dispositivo e a ricorrere all’app che la polizia postale ha messo a disposizione per denunciare ogni forma di bullismo.

Gennaro Mantile ha definito l’accordo Scuola-famiglia una sorta di “ Santa Alleanza”, fondamentale per prevenire e contrastare atti di bullismo e cyber bullismo, mentre il sociologo Sergio Mantile ha invitato cinque ragazzi a mettersi nei panni del bullo, della vittima e degli osservatori passivi per far sperimentare in modo diretto l’esperienza spiacevole. Infine la dott.ssa Delia Rocco ha illustrato brevemente la differenza tra bullismo al maschile e al femminile, il così detto bullismo di genere.

Prima dei saluti finali, altri alunni della secondaria hanno eseguito un balletto sulla note di Essere Umani di M. Mangoni, finalizzato all’interiorizzazione di valori come Giustizia, Onestà, Verità, Forza morale, Istruzione, legalità, Rispetto.

A conclusione del convegno, sono stati premiati gli alunni partecipanti al concorso, indetto dalla scuola, dal titolo Rispetti- AMO-ci, seconda edizione. I candidati hanno interpretato nello stile, linguaggio e/o forma espressiva a loro più congeniale, diversi aspetti e manifestazioni del fenomeno del bullismo, elaborando una propria visione, uno slogan, un messaggio per divulgare modalità di prevenzione di tale fenomeno.

Canetti e Cibelli hanno concluso il convegno salutando i relatori, le istituzioni e le famiglie presenti e tutto il personale scolastico e tessendo rilevanti lodi ed apprezzamento per l’evento, tutta l’organizzazione e il contenuto notevole degli interventi.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/04/15/news/napoli_un_calcio_al_bullismo_a_scuola-422528636/?rss

spot_img
spot_img

Cosa fare in città

Archivi