
“Sono una cittadina libera e non capisco niente di politica, non ho niente a che fare con il Movimento 5 Stelle ma sono convinta che le armi non risolvono niente, per questo ho lanciato il mio appello. Bisogna lavorare per la pace, mica per la guerra! E ancora una volta i miei follower sono con me: ci metteremo nei pullman e nei treni e andremo a manifestare”.
Rita De Crescenzo fa spallucce. Non si aspettava, dice, un nuovo clamore attorno ai video con i quali ieri attraverso il suo profilo TikTok da 1,3 milioni di follower ha annunciato che il prossimo 5 aprile prenderà parte all’evento “Basta soldi per le armi. Fermiamoli”, lanciato dal Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. “Ci sarò anche io a Roma a fare una grande manifestazione. – aveva detto – Io annanz’ a tutt’ co’ ‘o striscione e tutti arret’ a me”.
Reduce dalla grande ondata di ulteriore visibilità legata alla promozione, lo scorso inverno, dei weekend in montagna a Roccaraso, De Crescenzo aveva pubblicato la locandina ufficiale dell’evento in programma a Roma il prossimo 5 aprile, accompagnandola però col simbolo del Centro provinciale sportivo Libertas e lo slogan “Soldi per lo sport, non per le guerre”. “Chi vuole partire da Napoli ci stanno il treno e pure i pullman, tutto gratis, non si paga – aveva poi aggiunto -. L’importante è che venite tutti quanti a fare questa bellissima manifestazione”.
Quindi non è stata invitata dalla politica.
“No, macché. Ci mancherebbe. A me la politica non interessa, credo solo nel messaggio. Mi interessano i diritti di tutti. Nessuno mi mantiene, mi mantengo da sola. E penso che dire no alle armi significa volere il bene dei nostri figli: io ne ho tre, tutti e tre maschi. E mi fa male pensare che possono armarsi così, come se niente fosse. Avete visto quello che succede a Napoli: si può morire anche per una scarpa pestata”.
Nel suo messaggio condivide la locandina del Centro provinciale sportivo Libertas. Ha qualche accordo di natura commerciale?
“Nessuno. Ho visto il loro post legato alla manifestazione e l’ho condiviso, come cittadina e mamma preoccupata. Vedete, qui il problema è solo uno: che devono smetterla di fare le guerre, stanno rovinando il mondo. Dall’Ucraina a Gaza: criaturi e femmine morti, ma si può?”.
Ed è contro l’idea del riarmo?
“Credo che quelli che decidono si devono sedere intorno a un tavolo e lavorare per la pace, tutti questi morti gridano vendetta. E questo è un messaggio mio, da cittadina libera. I miei follower sono tutti con me”.
Ma la sua adesione ha fatto molto rumore, creando qualche imbarazzo. Perché?
“Che vi devo dire, ho molta visibilità e per questo sento sempre la responsabilità di quello che dico e non dico le cose a vanvera. Ma non capisco perché faccio sempre rumore io, anche per il mio passato. Mi danno della camorrista e della delinquente, quando in realtà sono un esempio che si può cambiare. Invece, perché non fanno rumore i politici in giacca e cravatta, che vanno a braccetto con la malavita?”.
De Crescenzo, così però è lei a “sparare” nel mucchio, senza fare nomi.
“Eh, quelli mica posso farli. Ora però, scusatemi, sono dall’estetista e devo finirmi di fare le unghie”.