“Sospendere i trasferimenti”, dice il direttore generale. “No, sarebbe illogico e dannoso”, risponde il comandante della polizia municipale. È diventato uno psicodramma il caso dei 71 vigili urbani spostati da un reparto all’altro, dopo che si è scoperto che erano in servizio nel loro quartiere di residenza. Una norma del regolamento datato 1997 lo vieta per fugare conflitti di interesse. Dopo un esposto sono scattate le verifiche. E a inizio febbraio i distacchi. Con proteste di sindacati e consiglieri comunali.
La novità ora è che mercoledì è intervenuto il direttore generale Pasquale Granata: “Si invita il comandante a voler sospendere i trasferimenti di personale onde evitare potenziali contenziosi e conseguenze pregiudizievoli per la funzionalità del corpo”. Il city manager propone la sospensione in vista di una riunione per il 28 febbraio con segreteria generale e avvocatura. Perché “indubbiamente – scrive Granata – la questione giuridica che sottintende la verifica della conformità di una norma regolamentare risalente a oltre 26 anni fa, si presenta particolarmente complessa“.
La risposta di Ciro Esposito, il capo dei vigili, non si fa attendere. Accetta l’invito alla riunione ma è netto: “Non posso accogliere la richiesta della sospensione dei trasferimenti”. Per il comandante “sarebbe un atto incongruo, illogico e dannoso della stessa tenuta organizzativa del corpo nonché della tutela degli interessi dell’amministrazione comunale”. Lo stop ai distacchi – insiste Esposito – “richiesto da diversi consiglieri comunali, ora dal direttore generale e da altri, si assumerebbe in palese violazione della norma vigente – in un momento in cui le polemiche e le oppressioni sono balzate agli onori della cronaca – determinando da parte di altri soggetti il presumibile e preannunciato al sottoscritto, legittimo ricorso all’autorità giudiziaria, all’Anac”.
La soluzione? “Modificate il regolamento”, ricorda Esposito all’amministrazione. D’altronde a fine gennaio si è aggiunta una indagine dell’Anac sulla rotazione del personale della polizia municipale. Segnalati funzionari di vertice nello stesso ruolo da 15 anni. Il comandante scrive che è pronto a rivoluzionare il corpo: “L’Anac auspicherebbe ben altra e ampia rotazione del personale. Ho dichiarato di essere massimamente disponibile ad attuare se condiviso dai vertici dell’ente”.
