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Caserta, l’allarme del questore: “La camorra non è finita. Attenzione alta e monitoraggio continuo sui camorristi che escono dal carcere, ma anche sui fondi del Pnrr che arriveranno nel 2023”

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“Attenzione alta e monitoraggio continuo sui camorristi che escono dal carcere, ma anche sui fondi del Pnrr che arriveranno nel 2023”. Antonino Messineo, il questore di Caserta, nell’incontro di fine anno con la stampa, assicura  che le forze di polizia non lasceranno tregua alla camorra, anche perché “nel prossimo anno si giocherà la partita del Pnrr. Sarà quello il nostro mantra – dice Messineo –  quando cominciano a circolare tanti soldi, si deve fare tanta attenzione”. Un bilancio, quello tracciato dal questore di Caserta, ricco di dati che fanno trasparire un aumentato impegno  sul campo della polizia di Stato, da quello dell’immigrazione, ai controlli agli esercizi pubblici, per finire ai posti di blocco che sono praticamente triplicati rispetto ad un anno fa.

“Questo significa un maggiore controllo del territorio e una visibilità che non serve solo alla sicurezza dei cittadini, ma anche a far capire ai delinquenti che le forze dell’ordine sono presenti sul campo”. Ma è sulle organizzazioni criminali che le attività investigative continuano sotto traccia, assicura il capo della questura di Caserta.

“Quando non ci sono più gli omicidi o le stragi di camorra, non significa che la camorra è  scomparsa e non ci sono più i casalesi.  Gli arresti di qualche settimana fa dimostrano il contrario. Nessuna forza di polizia sottovaluta questa presenza. Anzi, non solo la monitora, ma fa attività intensa e continua attività su questo fronte. Lavoriamo anche sul lato delle misure patrimoniali per  sottrarre danaro alla criminalità organizzata. C’è un attenzione continua su questo versante, che non ci porta via la serenità, ma ci fa lavorare con più passione ed impegno”.

Si inserisce su questa linea di sbarramento anche  l’apertura del Commissariato di Casal di Principe. Doveva già aprire qualche mese fa, i tempi burocratici hanno fatto slittare tutto di “altri due mesi –  assicura il questore –  è quasi tutto pronto, e forse per febbraio 2023 lo inaugureremo”. L’immobile che ospita il Commissariato, che nel 2008 aveva ospitato nel pieno delle stragi di camorra una sezione della Squadra Mobile di Caserta, è stato oggetto di lavori terminati a fine 2021, quando la struttura fu consegnata alla Questura di Caserta per gli ultimi lavori interni, dal cablaggio della rete agli arredi. “I tempi degli appalti non dipendono da noi – ha detto Messineo – ma ormai è quasi tutto ultimato”.

 Il questore non ha fornito dati sulle attività della Digos e della Squadra Mobile, reparti che si occupano di materie sensibili, dalla vertenze socio-lavorative alla camorra. “La capacità di analisi e mediazione della Digos – ha sottolineato Messineo – ha fatto in modo che tante vertenze con grande conflittualità, penso a quella degli allevatori bufalini, siano andate avanti senza problemi. E la Squadra Mobile lavora sottotraccia a indagini molto importanti, di cui si saprà presto”. Proprio la Mobile ha indagato sul Comune di Sparanise, sciolto qualche giorno fa per infiltrazioni camorristiche.

Sulla situazione Castel Volturno, comune del litorale casertano interessato da numerose emergenze, da quella ambientale a quelle migratorie, di sicurezza e socio-economiche, tutte strettamente connesse, Messineo dice che le operazioni interforze “Alto Impatto” fatte soprattutto negli ultimi mesi dell’anno, hanno dato risultati positivi, ma per “risolvere tutti i problemi che attanagliano il litorale domizio non bastano le operazioni di polizia, serve che anche le altre istituzioni facciano la loro parte. La prefettura sta provando a coordinarle tutte, ma non è facile”.

Infine, il questore ha lanciato un appello ai cittadini: “Non voltiamoci più dall’altra parte. Non voglio che ci siano i cittadini eroi, perché capisco quelle che sono le difficoltà sul territorio e le paure che possono scattare. Il lavoro di repressione tocca a noi e lo faremo. Ma sugli altri fronti, tutti insieme, forse qualcosa possiamo farla se non ci voltiamo dall’altra parte”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/12/22/news/caserta_lallarme_del_questore_la_camorra_non_e_finita_attenzione_alta_e_monitoraggio_continuo_sui_camorristi_che_escono-380329643/?rss

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