Un nuovo fiocco azzurro (o rosa?) al circo Togni: dopo Diego, un pinguino argentino di razza Humboldt, venuto alla luce qualche giorno fa, ieri la carovana ha salutato la nascita di un nuovo esemplare. L’uovo, covato per circa un mese da mamma e papà, che vi si sono alternati, si è dunque schiuso mentre è in corso lo spettacolo circense. Che coinvolge, tra i vari numeri, anche quello della nutrita colonia di pennuti originari del Sudamerica, che si esibiscono con l’otaria Ross.
E se nei giorni scorsi il neonato era stato battezzato Diego, in (prevedibile) ossequio al Pibe de Oro, che da queste parti non si dimentica, stavolta il patron del circo, Vinicio Togni, lancia un invito a tutti i napoletani – bambini in primis – affinché propongano il nome dell’ultimo arrivato, attraverso proposte sulla pagina Facebook del Circo Togni o consegnandolo, in busta chiusa, all’ingresso del circo, che ha prorogato la sua permanenza a Napoli fino al 1 aprile.
In palio, un ticket di ingresso allo spettacolo. “Siamo contenti per questa nuova nascita, che conferma ancora una volta che il nostro amore per gli animali crea le condizioni ideali perché la vita si rinnovi”, dice il patron del circo. Che non sembra curarsi delle rimostranze, concentrate nei giorni scorsi, di un gruppo di animalisti – tra i quali esponenti di Enpa, Lav, Terra Dea e Napoli Animal Save – che aveva manifestato con un sit-in contro l’utilizzo di animali dei circhi. Una posizione peraltro ribadita in occasione del sequestro di due tigri a un altro circo, ad Afragola: ai felini, detenuti illegalmente, erano state asportati chirurgicamente gli artigli.