“Chiusi per la recita dei nostri figli”. Non avrebbero rinunciato per nessun motivo allo spettacolo dei loro bambini, organizzato da una scuola elementare di Vico Equense per Natale. E così Giovanna e Raffaele Starace hanno girato la chiave della porta di ingresso della loro libreria al centro della località turistica, la prima della penisola sorrentina. E via di corsa per farsi trovare puntuali in platea quando i loro bimbi, di 7 e 10 anni, sono apparsi in scena. Pronti per il momento degli applausi e dell’emozione.
Chi è arrivato per qualche compera o regalo di Natale davanti al negozio, venerdì scorso, ha trovato la spiegazione su un cartello affisso sulla vetrina. Si legge su un foglio bianco, battuto al computer, la massima di una vita che in tanti troppo spesso dimenticano: “Questi giorni non torneranno più e noi non possiamo perderli”. Una foto del loro cartello, pubblicata da alcuni clienti sui social, ha fatto il resto. Ed ecco arrivare consensi e popolarità. “Era un’occasione troppo importante per essere sovrastata dagli impegni di lavoro. Per entrambi era essenziale esserci” ha raccontato la coppia. E pazienza se c’è un costo da pagare, rispetto alla gioia dei figli di vederli tra il pubblico di genitori e nonni
. “Rinunciare a parte degli incassi del Natale è un sacrificio da fare” spiegano Giovanna e Raffaele. I genitori dovevano lavorare con la penisola sorrentina, a cominciare da Vico Equense, affollata di italiani e stranieri in giro per lo shopping natalizio, e avrebbero potuto mandare alla recita solo i nonni. Ma non hanno voluto deludere i due bambini, che per settimane si erano preparati per il debutto. Così non ci hanno pensato due volte e hanno chiuso il negozio. Non è la prima volta che accade: lo avevano già fatto due anni fa. Il post pubblicato della libreria Ubik è diventato subito virale sui social. Molti i consensi ricevuti, in questi giorni, da tutta Italia. E la loro scelta è diventata di esempio. Altri commercianti hanno fatto lo stesso da Nord a Sud. Perché alcuni momenti “poi non tornano più”.
