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Giustizia, De Luca: “Rinunciai alla prescrizione, non lo rifarò neanche sotto tortura”

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“Ero alle prese da 19 anni con quella indagine. Rinunciai alla prescrizione durante il processo, cosa che non farò mai più neanche sotto tortura”. Vincenzo De Luca dice la sua sul tema caldo della giustizia, ospite della giornata de Il riformista all’hotel Romeo, presentata dal senatore di Italia Viva Matteo Renzi, direttore editoriale della testata.

Il governatore parte dalla sua esperienza nel processo Ideal Standard a Salerno che gli valse la qualifica di “impresentabile” alle Regionali del 2015, da parte della commissione Antimafia all’epoca presieduta da Rosy Bindi. “Ero accusato di truffa – racconta l’ex sindaco di Salerno – per aver segnalato all’Inps la necessità di rinnovare la cassa integrazione agli operai della Ideal, che per il pm non era dovuta. Bindi la tirò fuori quella contestazione credo per attaccare lui”. E De Luca fa cenno all’ex premier seduto in prima fila.

E Renzi ricorda così quel caso giudiziario esploso alla vigilia del voto delle Regionali: “Ero a Palazzo Chigi, la Campania era una delle Regioni più complicate in quelle elezioni. Quando uscì il comunicato di Bindi, diedi un calcio a un cestino, è l’unica cosa che ho rotto a Palazzo Chigi…”.

Ma quell’episodio dà il là a De Luca per dire la sua sulla riforma della giustizia di cui si discute nella maggioranza di destra in queste ore: “C’è bisogno – ammette il governatore – Perché un innocente che va in galera non vale 100 colpevoli”.

L’idea di De Luca è chiara: “L’autonomia dei magistrati va difesa a condizione che si affermi la responsabilità dei magistrati rispetto alle scelte che fanno. Nessun potere può essere privo di responsabilità”. Sulle pagelle ai pm? “Le valutazioni ai magistrati vanno fatte – continua De Luca – senza creare un meccanismo frenante per i pm”.

Nel senso – sottolinea il presidente – “che una qualche condizione speciale dei magistrati deve essere garantita. Perché se il pm ha paura e si sente frenato nella sua azione, allora anche rispetto a un sospetto di inquinamento camorristico girerà la testa dall’altra parte”. Invece , soprattutto in una terra di “camorra”, specifica De Luca, l’azione penale va garantita. Però – conclude lo Sceriffo – “è chiaro che se hai avviato 10 procedimenti giudiziari e 9 si sono rivelati delle bufale, devi cambiare mestiere”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2023/12/02/news/giustizia_de_luca_rinunciai_alla_prescrizione_non_lo_rifaro_neanche_sotto_tortura-421560796/?rss

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