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Ischia, in fiamme i server del vecchio Comune di Casamicciola

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Non c’è pace per Casamicciola. Neanche a Capodanno. Un incendio è divampato nel pomeriggio di oggi nei locali dell’ex hotel Napoleon, già sede del Comune, in via Principessa Margherita, e inagibile dopo il terremoto. Le fiamme, visibili dall’esterno della struttura, hanno causato diversi danni, e tra questi la distruzione dell’hardware di riferimento del Centro Operativo Comunale, che custodiva dati e file legati, tra l’altro, alle più recenti tragedie che hanno colpito il paese, tra cui il terremoto del 21 agosto 2017 e la frana dello scorso 26 novembre. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di Casamicciola, che hanno aperto un’indagine sull’accaduto. Si escluderebbe, secondo i primi riscontri, la matrice dolosa ma si attendono le verifiche del caso: l’incendio sarebbe stato scatenato da cause accidentali, e in particolare dal surriscaldamento di alcuni cavi, che avrebbe generato una combustione. Esisterebbe ad ogni modo una copia di backup dei dati, che dunque non sarebbero andati persi, ma se ne saprà di più nei prossimi giorni.

Chiede che venga fatta chiarezza su quanto avvenuto Antonello Patalano, direttivo Cande, class action nazionale dell’Edilizia: “Il vecchio comune è stato invaso da un incendio di cui ancora non si conoscono le cause. Si tratta della sede del comune in disuso da tempo ma un luogo ancora molto importante: qui erano custoditi i server con informazioni importanti che potrebbero servire a chiarire molte delle tragedie avvenute sull’isola”

Proprio oggi, intanto, a Ischia è stato accolto il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, sbarcato su una motovedetta della Guardia Costiera. Sgarbi ha voluto visitare i luoghi colpiti dalla frana ed è stato accolto nel complesso di Villa Arbusto, che ospita il Museo di Pithekoussai e una mostra temporanea sulla famiglia De Angelis, dinastia di artisti ischitani.

“Ora è importante capire lo stato idrogeologico del territorio ischitano ed è troppo facile fare riferimento all’abusivismo come una responsabilità che evidentemente è secondaria. – ha detto il sottosegretario – L’abusivismo è responsabile, ove ci sia, nel senso di non aver avuto sufficiente prudenza per evitare un danno che poteva essere prevenuto attraverso la conoscenza precisa della situazione geologica: i rilievi fatti in passato sul territorio, soprattutto dalle forze militari, ci potevano fornire già degli strumenti per capire il rischio”. E ancora: “Risulta evidente che, se costruisci una casa sul Vesuvio, fin tanto che non erutta, non corri rischi, ma se invece il vulcano erutta hai fatto un errore: in questo caso l’errore umano è una insufficiente conoscenza della situazione. Credo – ha chiosato Sgarbi – che la responsabilità finale dell’accaduto data all’abusivismo sia un modo troppo comodo per risolvere la questione e che ci sia una responsabilità dello stato nella non sufficiente valutazione delle aree a rischio”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2023/01/01/news/ischia_in_fiamme_i_server_del_vecchio_comune_di_casamicciola-381679098/?rss

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