Dopo aver fatto tappa a Roma, Torino, Milano e Bologna, il regista Levan Koguashvili terminerà il tour italiano a Napoli. Mercoledì 14 febbraio alle 20.00 presenterà il suo film “Brighton 4th” al Cinema Metropolitan per il pubblico partenopeo e per invisibili ludopatici in cura presso il Dipartimento Dipendenze – ASL NA1 Centro, diretto da Gennaro Pastore e con la presenza in sala di Khvicha Kvaratskhelia, il calciatore georgiano del Calcio Napoli: sarà una proiezione inclusiva in cui verrà sottolineata l’importanza della disciplina data dalla pratica dello sport che, insieme alla cultura, costituisce il miglior scudo contro le difficoltà della vita.
“Brighton 4th” racconta una storia sul delicato tema della dipendenza da gioco: ispirato a una storia vera, il film ha ispirato Invisible Carpet a realizzare l’anteprima inclusiva per il pubblico di Napoli e gli invisibili affetti da ludopatia. A margine della proiezione si terrà il Q&A moderato dal giornalista Alessandro Savoia. Con il film Brighton 4th il regista Levan Koguashvili è stato candidato per la seconda volta ai Premi Oscar nella categoria Miglior film internazionale, mentre al Tribeca FF 2021 ha ricevuto i 3 maggiori premi: Miglior Attore, Miglior Film Internazionale e Miglior Sceneggiatura.
Tragicomico e potente, è una storia toccante, quella raccontata da Koguashvili, che si ispira a maestri del neorealismo: protagonista un ex campione olimpionico di wrestling (interpretato da Levan Tediashvili, realmente 2 volte campione di wrestling alle Olimpiadi nel 1972 e nel 1976) che viaggia da Tbilisi a Brighton Beach, quartiere periferico di New York popolato di immigrati sovietici, per far visita a suo figlio Soso (Giorgi Tabidze) che non sta studiando medicina, come credeva Kakhi, ma sta lavorando per una società di traslochi, vive in una squallida pensione e ha accumulato un debito di gioco di 14.000 dollari con un capo della mafia locale.
Per aiutare il figlio, Kakhi propone al mafioso, appassionato di wrestling, di combattere con lui: se Kakhi vincerà, il debito del figlio sarà estinto. La fragilità del figlio giocatore compulsivo è diametralmente opposta all’autodisciplina del padre campione di wrestler, e il vivace quartiere di Brighton Beach è la desolante e splendida cornice che impregna il film di pura autenticità.