domenica, 17 Marzo, 2024
18.4 C
Napoli

Marisa Laurito: “Sabato a piazza Calenda per sostenere le donne iraniane”

- Advertisement -https://web.agrelliebasta.it/la-mattina/wp-content/uploads/2021/01/corhaz-3.jpg

Marisa Laurito, dopo il giro di boa di Capodanno, comincia il 2023 di sfide serie. Per il Sud e per la città. Intanto come le è parsa Napoli di nuovo in piazza, dopo due anni?
“Gioiosa, devo dire. Ci voleva. Non ero in strada per la notte di San Silvestro, ma mi confronto e parlo con tanti amici che hanno scelto di stare qui, di vedere sorgere il 2023 con i fuochi sul golfo e credo che la città abbia dato una bella prova”.

L’aspetto da migliorare?
“Forse la pulizia: specie quella del centro antico, tra i più incantevoli e affollati al mondo. Ma, a proposito di sfide, quello delle masse nelle città d’arte è un tema enorme: riguarda tante capitali. In ogni caso, credo che Napoli non abbia tradito le aspettative. Inimitabile il suo clima di festa. Piero, ad esempio, il mio compagno: in questi giorni gli proponi un weekend in un bel posto di montagna? Seee.. Vuole tornare a Napoli: magari mangiare in quel posticino vicino Palazzo Donn’Anna. Ecomm’ faccio a non capirlo? “.

Ride. L’energia di uno spirito come quello della Laurito sembra non aver neanche bisogno di viatici. La direttrice del Trianon – che ha chiuso il Ventidue tra la prova in teatro diDonna Violante (nel testo di Patroni Griffi, Persone naturali e strafottenti)e il successo televisivo nei panni di Zia Rosa (per la fiction Mina Settembre) -è già di ritorno a Napoli. Dove “anche in qualità di semplice cittadina”, dà il via all’Anno con la mobilitazione del 7 gennaio: dalle 12 alle 14 in piazza Calenda con tanti artisti e cantanti, in favore delle donne e giovani dell’Iran.

Quasi 81mila firme su una petizione lanciata pochi giorni fa: in cui chiedete la fine delle esecuzioni e delle violenze, il rilascio degli arrestati. Se l’aspettava?
“No, ma lo devo ai tanti che mi hanno sostenuta fin dal primo momento. Provavo tanta rabbia all’idea che ragazzi inermi, donneche hanno l’unica colpa di non volersi coprire il capo, debbano essere arrestati, perseguitati o condannati a morte. Ignobile aver catturato e stuprato una bambina di 14 anni, che poi è morta per un’emorragia…”

Come sarà organizzata?
“Non faremo chiacchiere, lasceremo che a parlare sia l’arte. Leggeremo poesie e tanti artisti canteranno, la regia sarà di Davide Iodice: ci saranno Marina Confalone, Roberto Colella frontman deLa Maschera, Fiorenza Calogero, forse anche Enzo Avitabile. Ma hanno aderito anche Edoardo Bennato, Gabriele Salvatores, Al Bano, mentre la bravissima Tosca, a Roma, in staffetta farà una manifestazione uguale il 21 gennaio”.

Sappiamo che non saranno né Napoli né Roma a fermare l’orrore.
“No. Ma noi cittadini, di ciascun Paese democratico, possiamo però premere , martellare, sui nostri governi perché diano voce alla indignazione e decidano di interrompere le relazioni. Devo dire che il nostro ministro Tajani si sta muovendo in questo senso. Sono felice di aver trovato a Napoli tanti amici che hanno fatto volare questa idea: Luciano Stella, Nino Daniele, Andrea Morniroli, Desirée Klain, Alfredo Guardiano, Tiziana Ciavardini, oltre al nostro Gianni Pinto, e alla comunità dei commercianti guidati da Antonio Raio, sempre vicini. Parteciperanno anche attiviste ed attivisti iraniani. E poi è giusto che quella piazza siriempia di impegno. Questo è anche un mio progetto concreto per il 2023: trasformarla in un punto di incontro, di condivisione più larga e profonda, spero proprio di riuscirci. Ad esempio: con tavolini, e varie attività culturali”.

Qualcuno storcerà il caso: ancora tavolini, sedie. E poi?
“Nossignore. Non solo tavolini e sedie. Ma musica, sia dei giovani, sia della grande tradizione”.

In che modo?
“I tavolini non saranno collegati a un bar, a un’impresa privata. Lì ti potrai fermare anche solo a leggere sulla storia di Forcella e delle sue bellezze. Però, con delle semplici app, dal tuo tavolino, ci si potrà collegare a ciascuno degli esercizi in zona. Uno chiederà il gelato del Polo Nord, un altro la piazza di Trianon altro, chi ordina un caffè. Ma soprattutto: nel fine settimana, con la splendida disponibilità mostrata dal direttore di San Pietro a Majella, Luigi, arriveranno i musicisti del Conservatorio a suonare. E ci saranno anche altre sorprese””.

Però nulla è semplice in città: a Forcella hanno sradicato spesso l’ulivo, l’albero di Natale.
“In verità non conto più le volte che li abbiamo reimpiantati: l’ulivo, le piantine e il resto. Tenacia, pazienza e ancora tenacia. E comunque sono di più le sorprese in bene: chi si aspettava il sostegno dei commercianti, dei cittadini così forte? O il sold out per tante idee?
Adesso il concerto di Colella lo abbiamo dovuto bissare anche domenica 8. E poi avremo il 14 gennaio Eugenio Finardi, e in primavera sia Bollani, sia l’orchestra di Piazza Vittorio”.

È vero che a tutti chiede la “tassa” di cantare in napoletano?
“Per forza. E lo fanno tutti con enorme piacere”.

Il segreto, per il 2023? Per Marisa e per Napoli?
“Non mollare ragazzi, non mollare mai”.
 

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2023/01/02/news/marisa_laurito_sabato_a_piazza_calenda_per_sostenere_le_donne_iraniane-381717515/?rss

spot_img
spot_img

Cosa fare in città

Archivi