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Napoli, parcelle fino a un milione di euro: l’affare delle cause sugli alloggi

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L’ultimo accordo è stato firmato il 17 novembre: il Comune ha riconosciuto a un avvocato 416 mila euro, rispetto a parcelle per un totale di oltre mezzo milione di euro. Si tratta dei compensi richiesti dal legale per aver rappresentato Palazzo San Giacomo in più giudizi, relativi alle occupazioni abusive nelle case popolari.

Il nome dell’avvocato è top secret. Così come i nomi di altri 5 avvocati coperti da omissis nella determina del 18 novembre firmata dal dirigente dell’area patrimonio Tiziana Di Bonito. Sono tutti legali che in passato hanno discusso per conto del Comune cause sugli alloggi popolari. E che hanno presentato tra il 2020 e 2021 onorari da 404 mila fino a 1,1 milione di euro. Un affare. Perché, per arrivare a intascare anche cifre a sei zeri, quegli avvocati hanno ricevuto nel tempo una molteplicità di incarichi legali. Fino a centinaia per ogni avvocato. Incarichi seriali. Nonostante sulle singole cause fossero applicati “i minimi tariffari”. Insomma, gli oltre 60 mila immobili del Comune hanno generato una fabbrica del contenzioso, intorno alla quale volteggiava una cinquantina di legali. È stato l’ex gestore Romeo, che dal 1998 al 2012 si è occupato della gestione del patrimonio comunale, a ingaggiare quegli avvocati. Si calcola che nel 2012, ultimo anno della Romeo, erano attivi oltre 5 mila contenziosi. Quando la Romeo esce di scena, l’ex giunta de Magistris affida il patrimonio a NapoliServizi, società interna.

Parcelle alla mano, gli avvocati che fino a quel momento erano stati incaricati dall’ex gestore, si rivolgono al Comune per essere pagati. C’è chi arriva a rivendicare i propri compensi in tribunale. E nella determina si legge che “il Comune risulta soccombente nelle numerose controversie instaurate da molteplici ex legali Romeo”. Palazzo San Giacomo capisce che è costretto a pagare quei professionisti. E tenta di arrivare ad “accordi bonari”, proponendo un taglio dei compensi del 20- 30 per cento. Per l’avvocatura comunale sono transazioni ” convenienti tenendo conto che si tratta di valori rilevanti”. Tant’è che nel bilancio 2021/ 2023 è acceso un apposito capitolo di spesa denominato “transazioni ex avvocati Romeo”: un fondo di 2,6 milioni con cui si riescono a saldare i conti con 5 avvocati. Che rinunciano anche agli interessi moratori e ad ogni altro ulteriore credito. E così due legali che avevano presentato onorari superiori a 1 milione di euro ciascuno, intascano rispettivamente 870 mila e 784 mila euro.

Degli ex avvocati ingaggiati da Romeo ci sono alcuni che hanno scelto di continuare a rappresentare il Comune in giudizio dopo il 2012, aderendo alla convenzione con NapoliServizi che ” prevedeva la rinuncia ad ogni spettanza pregressa”. Al tempo di Romeo Gestioni, una indagine della Guardia di finanza – su delega della Corte dei conti, rivelata da Repubblica nel 2017 – ha scoperto la convenzione che i legali firmavano con ” la Romeo legal” società ” alla quale veniva riconosciuto un importo pari al 38 per cento ( poi diminuito al 25 per cento) del loro onorario”.

Così la Romeo – a cui era intestato il conto corrente dove finivano i canoni degli alloggi popolari – si faceva rimborsare le spese legali. Ma, secondo l’indagine del pm contabile Ferruccio Capalbo, ” numerosi giudizi hanno avuto esito negativo”. In alcuni casi gli inquilini venivano portati in tribunale ” senza prove a supporto”. Ancora: su “5114 contenziosi” attivi al 2012 ” per 4343 posizioni l’ex gestore non ha richiesto il pagamento agli utenti”. E i finanzieri rilevano “l’inutilità per la maggior parte dei contenziosi attivati con gli utenti morosi”. Perché bastava applicare la legge regionale con “la decadenza dell’assegnazione e la risoluzione del contratto di locazione con il rilascio immediato dell’alloggio”. Cause “inutili”, una manna per un gruppo di avvocati. E lo specchio di un rapporto tra Comune e Romeo andato avanti – scrivono i militari – ” in un regime di vera e propria sudditanza”, con ” privilegi e vantaggi per la società affidataria”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/12/12/news/napoli_parcelle_fino_a_un_milione_di_euro_laffare_delle_cause_sugli_alloggi-378639421/?rss

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