Il belvedere di San Martino sarà restituito senza ostacoli a napoletani e turisti. Ieri mattina è stata rimossa in parte la recinzione che da circa due anni ostruiva la vista del paesaggio sulla città per una balaustra pericolante dal 15 gennaio 2021.
Ma per il via libera alla messa in sicurezza e alla pulitura, un lavoro dal costo complessivo di 9.990 euro, ci sono voluti ben 23 mesi: un intervento, tra l’altro, giudicato “urgente” proprio dal Comune per evitare altri danni e per ridare decoro al bene monumentale di interesse culturale e turistico. La svolta è arrivata negli ultimi due mesi con la redazione del progetto, il reperimento dei fondi e tutti i passaggi burocratici del caso: sessanta giorni, insomma, per avviare i lavori, mentre nei precedenti ventuno mesi si erano registrati soltanto inerzia e silenzi, a tal punto che la recinzione sul belvedere era diventata un ricettacolo di rifiuti nonché un supporto per installazioni artistiche, iniziativa provocatoria da parte di alcuni vomeresi proprio per sollecitare la rimozione della rete rossa.
Numerose le richieste da parte di associazioni e comitati, tra cui quello di San Martino, attraverso pec agli assessorati di Palazzo San Giacomo e alla Quinta municipalità. La presidente del parlamentino Vomero-Arenella, Clementina Cozzolino, ha scritto il 13 ottobre scorso al Comune per fissare un incontro, tenuto sette giorni dopo, per trovare una soluzione. Il Servizio valorizzazione città storica ha individuato il 9 novembre la disponibilità delle risorse per 10 mila euro e ha redatto il progetto approvato dalla Soprintendenza Abap il 25 novembre.
La determina con l’affidamento dei lavori alla ditta specializzata Tecnikos è stata firmata il 5 dicembre.
I lavori dovranno chiudersi in 30 giorni, anche se l’obiettivo è restituire a napoletani e turisti, per le festività, questa porzione negata del panorama di San Martino. Intanto, restano gli altri problemi di degrado nella zona, come i barbacani sulle botteghe degli ex corallari di proprietà della Regione, l’invasione di auto e l’abbandono di rifiuti. Comune e Soprintendenza hanno inoltre evidenziato il “mediocre stato conservativo della balaustra” con lesioni che ne minacciano la conservazione, senza contare la vegetazione che infesta il sottostante muro della Pedamentina. Per la messa in sicurezza si dovranno utilizzare perni in carbonio e un rivestimento anti-spray. Numerosi i graffiti che deturpano la balaustra e i muretti di San Martino. Una delle scritte più recenti, di grandi dimensioni, porta la data del 5 dicembre: lo stesso giorno del contratto per ridare decoro al belvedere.