Un restyling completo, per un cantiere che durerà almeno sei mesi, “salvo imprevisti”. Dal 19 gennaio chiuderà la Feltrinelli a piazza dei Martiri, maxistore del colosso editoriale milanese, da 21 anni punto di riferimento culturale cittadino.
Era infatti il 2001 quando la libreria, allora una delle più grandi d’Italia, inaugurò il suo esclusivo punto vendita partenopeo, dopo quello storico in via dei Greci.
Le motivazioni della chiusura, spiegano dall’azienda sono per “un aggiornamento degli spazi”. Un restyling insomma, in base alle nuove tendenze di gusti e marketing. Qualcosa però non tornerà più: il bistrot nel piano interrato chiuderà definitivamente lunedì 9. E non se ne prevede una riapertura. A incidere sulla scelta, forse, il caro prezzi, anche nella gestione, ulteriormente acuito dalla pandemia. Probabilmente, gli spazi andranno a nuovi scaffali e sale.
Preoccupata la clientela storica dello store (attualmente diretto da Mario Machcione) che, negli anni, aveva riunito una combriccola di fedelissimi, presenti ad ogni appuntamento.
“Non riesco a immaginare questa piazza senza la Feltrinelli – dice Mirella, insegnante 55enne del Centro storico: per noi era quasi un rito andare a leggere un libro nella piccola caffetteria, o assistere alla presentazione di qualche nuovo caso editoriale o disco nella saletta sottostante”.
Su Facebook, la notizia fa il giro delle bacheche, tra stupore e delusione. Per quanto dallo staff si susseguono rassicurazioni sul “Non chiuderemo”, c’è chi lancia un allarme. “Potevano almeno avvisarci – scrive Franco su Twitter – Speriamo non si trarti dell’ennesima chiusura di una libreria in città”.
