“Non penso mai alle case, ma alle persone, perché le case si possono rifare. Ma nel caso di Ischia penso anche a chi aveva un piccolo capitale e con quell’abitazione crollata non si ritrova più niente. Può capirlo solo chi lo vive come una grande disgrazia, non chi lo ascolta al notiziario, come una tante cose che accadono”. Iginio Massari, maître pâtissier bresciano tanto grande da essere stato definito il pasticciere più bravo del mondo, ha aderito senza perdere un minuto all’invito del San Carlo per il galà di beneficenza di ieri sera con il balletto “Il lago dei cigni”.
Lo chef – ospite d’onore insieme con Massimiliano Gallo, 24 ore prima strepitoso Domenico Soriano con una suprema Vanessa Scalera in ” Filumena Marturano” versione film per la tv di Francesco Amato – aveva già un evento per 180, ma ha preferito Napoli. In sala, il sindaco Gaetano Manfredi, presidente della Fondazione San Carlo, arrivato dalla Cantata dei Pastori al Politeama per la Fondazione Polis, con la moglie, il medico Cettina Del Piano. Tante le adesioni. Prima ancora della chiusura della biglietteria ( e si continua oggi e domani il fund raising) erano stati raccolti i primi 40 mila euro.
L’idea del galà nacque quando, d’accordo con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il teatro decise di annullare la prima di Don Carlo alle 17 del 26 novembre, perché dalle macerie e dal fango arrivavano notizie delle prime vittime, che purtroppo sarebbero diventate dodici. Ma ieri sera il giornalista napoletano responsabile del dicastero non ha potuto essere presente perché convalescente per il Covid.
C’erano invece il direttore generale del ministero, Antonio Parente con il capo di gabinetto Francesco Gilioli, che hanno mantenuto la promessa fatta al soprintendente Stéphane Lissner. Uno spettacolo nello spettacolo, i dolci: ” Ho portato quelli della tradizione natalizia – ha annunciato chef Massari – Un omaggio a questa città, i cui dolci di Natale non sono come in tante altre, dovebasta sovrapporre una decorazione per trasformarli in natalizi. Penso alla storia del babà, un dolce che può piacere a tutto il mondo. Il dolce della tradizione può diventare la normalità, ma appartiene anche ai sentimenti, ricorda il focolare, la famiglia ” .
E con lo ” Sweetman” della tv, il suo referente a Napoli, Salvatore Varriale, maestro di panettoni eccelsi e di un dolce che spopola: la Cupola di Capodimonte, che può essere descritta soltanto dai palati più fini. Un galà di dolci, con il biglietto a 100 euro, mentre il balletto costava tra i 30 e i 109. “Volevamo offrire qualcosa di concreto ai ragazzi – spiega il direttore generale del teatro, Emmanuela Spedaliere, sempre attenta a creare link tra il teatro e le giovani generazioni – Molti ci chiedevano perché non mandare in scena ancora l’opera dedicandola a Ischia, ma poiché il Don Carlo non si poteva recuperare abbiamo chiesto aiuto alla direttrice del balletto Clotilde Vayer: lei ha aperto la “generale” del Lago dei cigni e il ministro ha subito condiviso ” .
Gara di solidarietà tra chef, anche da parte di Enzino di ‘E Curti, che ha portato le diverse tipologie di cioccolato del ristorante di Sant’Anastasia, e il suo famoso nocino preferito da Bill Gates. Il Lago dei Cigni nelle altre serate è tutto esaurito, e ieri sera e negli spettacoli del 22 e dell’antivigilia di Natale a dirigere il balletto di Tchajkovskij del 1875, in sostituzione di Martin Yates assente per una indisposizione, sarà Jonathan Darlington. Per la Regione non c’era De Luca ma il direttore generale per le Politiche culturali e il turismo, Rosanna Romano. I dirigenti delle scuole musicali dell’isola hanno inviato una lettera al San Carlo: l’iniziativa li ha commossi, e, fanno sapere, i ragazzi hanno dedicato un concerto al Massimo napoletano.
