Giovanni Lepre
economista

La realizzazione del progetto “Napoli Porta Est” cambierà il volto dell’area orientale del capoluogo partenopeo.

È apprezzabile l’unità di intenti tra Ferrovie dello Stato, Regione Campania, Comune di Napoli e imprenditoria privata (l’iniziativa è stata tra l’altro presentata all’Unione Industriali).

Circa un miliardo l’investimento previsto per trasformare le aree dell’ex scalo merci delle Ferrovie dello Stato di Corso Lucci e di Porta Nolana. La zona complessivamente investita dal progetto insiste su 180 mila metri quadri.

Tra gli interventi previsti, oltre alla nuova cittadella degli uffici regionali, la copertura dei binari tra Porta Nolana e la Stazione di piazza Garibaldi, la nuova stazione Eav, la realizzazione di un parco urbano di fronte all’hotel Ramada, nuovi parcheggi collegati all’autostrada.

Un insieme di opere finalizzate alla rigenerazione della porta d’ingresso della città, con la previsione di sviluppare valore aggiunto quantificato da Scenari Immobiliari in circa 800 milioni.

L’auspicio è che i tempi previsti siano rispettati: le prime opere dovrebbero concludersi entro il 2027. È ora che istituzioni e aziende pubbliche come Fs si impegnino concretamente per il rilancio della capitale del Mezzogiorno.