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Napoli, immigrato pestato sul lungomare per rubargli la bicicletta

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È stato aggredito. Pestato. Ferito. In pieno centro. A un orario trafficato. Ma le forze dell’ordine non hanno potuto ancora raccogliere la sua denuncia e dunque far partire le indagini. E questo perché la vittima, un cittadino originario dello Sri Lanka di cinquantuno anni residente a Napoli, le cui iniziali del nome sono B.M.P., da circa due settimane è impossibilitato a parlare a causa dell’intervento chirurgico alla bocca e per la frattura facciale a cui è stato sottoposto in seguito all’aggressione di una baby gang.

Il branco di giovanissimi lo ha assalito selvaggiamente, prendendolo alle spalle, lo ha colpito probabilmente più volte e lo ha fatto cadere rovinosamente dalla bicicletta elettrica per derubarlo del mezzo a due ruote. Lasciandolo a terra.
A distanza di giorni, B. M. P. si è rivolto al consigliere comunale aggiunto Savary Ravendra Jeganesan e all’Aies, l’associazione per l’integrazione degli extracomunitari presieduta da Andrea Merlino, affinché la sua voce venisse finalmente ascoltata e la vicenda fosse resa nota, per cercare di ottenere giustizia e per dare un volto e un nome ai suoi aggressori, molto probabilmente tutti minorenni.

L’aggressione si è consumata alle 18,40 del primo dicembre in via Caracciolo, sul lungomare, in un orario trafficato, a pochi passi dall’incrocio con piazza Sannazaro.
La vittima, un padre di famiglia con regolare permesso di soggiorno e residente in Italia da diversi anni, aveva appena finito il turno di lavoro (fa il domestico) quando, come detto, è stato preso alle spalle dal branco: ” Non ha avuto nemmeno il tempo di capire quanti fossero, né di vederli in faccia ” , spiega il presidente Aies, Andrea Merlino, che con il consigliere Savary Ravendra Jeganesan e con i volontari dell’associazione ha raccolto l’appello e la testimonianza da parte di conoscenti di B.M.P.

Il referto medico parla di “trauma per caduta da bici”. Ma la vittima sostiene di essere stata spinta e presa a pugni mentre era in sella al mezzo: “Non ci risulta che durante l’aggressione siano stati rivolti insulti a sfondo razziale – continua Merlino – quel che è certo, però, è che a Napoli aumentano le aggressioni di gruppi di giovanissimi ai danni di cittadini extracomunitari e di immigrati. In particolare, risulta essere più colpita proprio la comunità srilankese, a cui appartiene proprio quest’ultima vittima. Episodi come questo restano il più delle volte nel silenzio. E questi cittadini spesso invisibili sono condannati così a essere ancora più invisibili”. Le immagini della videosorveglianza di attività commerciali e condomini privati di via Caracciolo potrebbero aiutare nella ricostruzione dei fatti e nel riconoscimento degli aggressori.

Al momento, però, non è stato possibile avviare alcuna indagine formale. Subito dopo essere stato aggredito, B.P.M. è stato trasportato dal 118 al pronto soccorso del Cto, dove è stato sottoposto a una tac e all’intervento chirurgico per la frattura al viso e le ferite profonde alla bocca.
A distanza di due settimane, il cittadino srilankese non può ancora parlare: motivo per cui, pur avendo contattato le forze dell’ordine subito dopo l’aggressione, non è stato possibile formalizzare la denuncia.

Aies e il consigliere comunale aggiunto si fanno perciò portavoce, ” per assicurare giustizia alla vittima – conclude Merlino – e perché il caso non finisca nel silenzio e si possano individuare gli aggressori che tutt’oggi possono continuare liberamente a imperversare sul lungomare”.

Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2022/12/15/news/napoli_immigrato_pestato_sul_lungomare_per_rubargli_la_bicicletta-379143257/?rss

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