
Sono scesi in piazza per dire basta, tra l’altro, «alle attese per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno» e «alle difficoltà nell’accesso alla protezione internazionale per chi fugge da guerre, miseria e sfruttamento». In migliaia hanno sfilato da piazza Garibaldi per dirigersi in piazza Plebiscito, all’ingresso della prefettura.
Un corteo animato dalle comunità immigrate e dai movimenti antirazzisti di Napoli e provincia come epilogo di un percorso che negli ultimi due mesi ha visto svolgere decine di assemblee sia nel capoluogo, sia nell’area metropolitana, contro la burocrazia e il caporalato che rendono la vita spesso impossibile ai migranti giunti nel nostro Paese per lavorare e costruire un futuro migliore.
«Abbiamo ascoltato le voci di chi, ogni mattina all’alba, affolla le rotonde della provincia Napoli in attesa dei caporali. Abbiamo parlato delle vite sospese di chi non ha un documento, dei costi insostenibili e delle attese infinite», hanno detto alcuni manifestanti.
«Da Los Angeles a Gaza, passando per Napoli, un filo rosso unisce tutte le lotte contro la violenza, il razzismo, lo sfruttamento e l’oppressione. I nostri occhi non si possono chiudere di fronte alle ingiustizia , le nostre coscienze bruciano di rabbia ogni volta che la violenza di questo sistema colpisce i nostri fratelli e le nostre sorelle ovunque nel mondo», hanno aggiunto.
Tra le richieste avanzate la priorità va al «ripristino del permesso di soggiorno annuale per i richiedenti asilo» con la «possibilità di convertire il permesso di soggiorno per protezione speciale in permesso di lavoro e tempi certi per il rilascio ed il rinnovo dei documenti». Nel mirino dei manifestanti anche la gestione dei centri di accoglienza.