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Pozzuoli piange Antimo Vallozzi, l’ultimo fabbricante del gozzo puteolano

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Antimo Vallozzi, Il fabbricante di gozzi, non c’è più. Pozzuoli perde il suo maestro d’ascia, prezioso custode della preziosa tradizione della costruzione del gozzo puteolano, scomparso a 87 anni.

Vera e propria icona dell’identità flegrea, già protagonista di un documentario (“Una città in barca”, diretto da Dario Antonioli) e di una mostra fotografica, “Thàlassa”, con scatti straordinari di Marina Sgamato e Angelo Greco, Vallozzi aveva legato la sua arte e la sua vita al Rione Terra: dal talento nelle sue mani da artigiano hanno per decenni preso forma piccoli capolavori di marineria.

Nel suo laboratorio, tra trucioli e pialle, sgorbie e seghe, lime e raspe, matite (‘o laps, qui il dialetto è sempre stato la lingua privilegiata del racconto), sono nati mondi possibili, rigorosamente galleggianti, ancorati a una tradizione che si perde nel passato più remoto. “Vorrei che il mio laboratorio, una volta sistemato, come da tutti promesso, diventi un museo da visitare, in modo che le nuove generazioni possano apprendere l’importanza di tradizioni come questa”, aveva raccontato a Repubblica. “I nuovi metodi industriali di costruzione nautica stanno prendendo il sopravvento”, aveva aggiunto preoccupato. Dalle sue mani è nata per lunghi decenni anche l’asta che i puteolani utilizzano, il 15 agosto, per l’iconico gioco del pennone a mare, un’altra delle tradizioni immortali del territorio.


Tanti i ricordi commossi. “Sono profondamente addolorato nell’apprendere la scomparsa di Antimo Vallozzi, l’ultimo maestro d’ascia della nostra amata città. – ha scritto Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli – La sua passione e maestria nel plasmare il legno hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’artigianato locale. Le sue creazioni continueranno a ispirare e a portare gioia a molte generazioni future. Le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici di Antimo: possa la sua memoria vivere per sempre nei nostri cuori”.
“In una città in continuo cambiamento, causa bradisismo, accompagnata dalla cancellazione dei suoi segni identitari, la scomparsa di Antimo Vallozzi, si porta via anche il suo ‘malazè’, forse una delle ultime testimonianze della grande marineria puteolana”, dice Rosario Mattera, patron dell’evento “Malazé”. “Una marineria che ha fatto conoscere in tutto il versante tirrenico la bravura dei nostri pescatori ma soprattutto la grandezza dei nostri maestri d’ascia. Il grande rammarico – aggiunge – è non aver dato ascolto ai tanti che hanno chiesto a gran voce di salvare e dedicare il malazè dei Vallozzi a luogo di cultura ed insegnamento, soprattutto per le nuove generazioni”. Fonte: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2024/04/03/news/morto_antimo_vallozzi_gozzi_pozzuoli-422413158/?rss

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